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Catania, operato alla colecisti da “sveglio”

Intervento su paziente affetto da calcolosi con tecnica laparoscopica in anestesia spinale anziché in anestesia generale

Di Redazione |

Un paziente affetto da calcolosi della colecisti, con presenza di microcalcoli, è stato operato nell’ospedale Cannizzaro con tecnica laparoscopica in anestesia spinale, cioè "da sveglio", anziché in anestesia generale. È il primo intervento del genere nell’azienda, tra i primi in Sicilia, ed è stato eseguito dal professore Saverio Latteri, direttore dell’Unità operativa semplice a valenza dipartimentale di Chirurgia Bariatrica. All’operazione hanno contribuito il dottore Andrea Di Stefano, con la collaborazione del prof. Gaetano La Greca, direttore dell’Uoc di Chirurgia generale, e degli anestesisti Enrico Vaccarisi e Luigi Vicari. Il gold standard nel trattamento della calcolosi della colecisti è la colecistectomia laparoscopica, di norma eseguita in anestesia generale; prima di proporre e programmare in alternativa l’anestesia spinale, è sempre necessaria un’attenta valutazione del paziente.

Ed è quanto fatto nel caso del paziente, 70enne ex fumatore, con fattori di rischio quali ipertensione arteriosa, ipertensione polmonare, precedenti interventi per adenocarcinoma polmonare e prostatectomia, poliomielite. Malattie polmonari preesistenti e cardiopatie, nel caso di intervento laparoscopico, possono esporre a rischio operatorio maggiore, ma anche alla necessità di ricorrere a fine procedura alle cure intensive di un reparto di rianimazione in seguito ad eventuale insufficienza respiratoria o cardiaca post-operatoria.

Un intervento laparoscopico eseguito in anestesia spinale non solo non incide sui tempi chirurgici, ma anzi li riduce, garantendo un recupero post-operatorio più rapido con minori costi e durata del ricovero. «È stata per tutti una grande soddisfazione professionale. Ringrazio l’intera équipe per l’eccellente gioco di squadra che abbiamo fatto – dichiara il prof. Saverio Latteri – e la governance della nostra azienda, in particolare il direttore generale Salvatore Giuffrida, sempre presente e attento alla crescita professionale di persone che hanno voglia di fare. Da oggi si apre una nuova frontiera per i pazienti che devono essere trattati chirurgicamente con tecnica laparoscopica e che non potevano essere operati perché non idonei ad un’anestesia generale». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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