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«Roberto Barbagallo va assolto», il pg sollecita il “ribaltone” della condanna del sindaco di Acireale

In primo grado condannato a un anno e 4 mesi per tentata induzione indebita. Ora la Corte d'appello ha chiesto di proscioglierlo. E a giugno è stato rieletto

Di Laura Distefano |

Assoluzione perché il fatto non sussiste. Il pg Antonio Nicastro, al termine della requisitoria, ha chiesto alla Corte d’Appello di ribaltare la sentenza di primo grado nei confronti di Roberto Barbagallo, attuale sindaco di Acireale.

Il primo cittadino era stato condannato dal Tribunale di Catania, nel febbraio 2022, a un anno e quattro mesi (pena sospesa) per il reato di tentata induzione indebita. Il verdetto arrivò dopo un lungo processo scaturito dall’inchiesta Sibilla, che portò proprio Barbagallo nel 2018 a dimettersi dal ruolo di primo cittadino.

Il resto degli imputati furono tutti assolti, tra cui anche il vigile urbano che avrebbe dovuto in qualche modo fare da ponte con due ambulanti, che sarebbero stati sottoposti a controllo, per la ricerca di voti nelle regionali 2017 a favore di Nicola D’Agostino (mai coinvolto nelle indagini).

Nell’udienza che si è svolta oggi, ha preso la parola anche il legale del comune di Acireale costituitosi parte civile nel procedimento. L’avvocato Federico Calanni, in sostituzione di Giampiero Torrisi, ha chiesto alla Corte d’Appello la conferma invece della condanna di primo grado.

La Corte ha rinviato al 24 novembre per le arringhe dei difensori di Barbagallo, gli avvocati Enzo Mellia e Pierfrancesco Continella.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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