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Santa Patrona

Sant’Agata, Catania vicina ai giorni della Festa: ecco la novità del programma

L’arcivescovo e il Comitato puntano al coinvolgimento della “linea verde” parlando pure di lotta alla mafia e violenza di genere

Di Maria Elena Quaiotti |

Sant’Agata “parla giovane”. È questa la vera novità dell’edizione 2024 della Festa dedicata alla patrona. Dunque non c’è solo l’attualissimo messaggio di Agata contro la violenza sulle donne, «tra l’altro valido tutto l’anno, non solo nei giorni della Festa – spiega Carmelo Grasso, presidente del Comitato dei festeggiamenti di Sant’Agata – ma c’è anche tanto spazio per don Pino Puglisi, come voluto dall’arcivescovo, sua eccellenza mons. Luigi Renna, e il suo appello ai giovani nella lotta contro la mafia. Ecco, i giovani saranno i protagonisti con concorsi per scuole, musica, incontri e attività, saranno loro a salire sul palco in piazza Duomo la sera del 3 febbraio. Il programma definitivo, chiuso in extremis, è in stampa proprio in queste ore». E “La Sicilia” ha potuto visionarlo in anteprima.

Il programma

In realtà tutto si è già iniziato questa settimana con i tantissimi appuntamenti collaterali culturali e sociali, oltre 50, previsti fino al 18 febbraio. Nel “piano” si prosegue con il triduo solenne di preparazione in Cattedrale dal 30 gennaio al 2 febbraio. E la Festa vera e propria: il 3 febbraio la processione per l’offerta della cera, l’uscita della carrozza del Senato e lo spettacolo in piazza e pirotecnico di sera, il 4 la processione delle reliquie di Sant’Agata con la Messa dell’Aurora nella Chiesa di Sant’Agata alla Badia e il “giro esterno”, nel pomeriggio del 5 il “giro interno” con l’incognita dell’orario di rientro in Cattedrale. Dal 27 gennaio al 5 febbraio sono previste inoltre diverse manifestazioni sportive.Un lavoro impegnativo, che però si è solo iniziato. «Il Comitato – precisa Grasso – è il braccio operativo di Comune e Arcivescovo, il lavoro è sempre concertato e in campo scendono tutte le istituzioni. Il nostro obiettivo era riuscire a inserire quante più richieste possibile pervenute da parte delle associazioni. Qualcuna, arrivata fuori tempo massimo, avrà comunque visibilità attraverso i nostri canali social».

La riuscita della Festa

Le riunioni proseguono incessanti. «È così, fino a ieri mattina (giovedì, ndr) eravamo in prefettura, oggi (ieri) saremo con la protezione civile regionale, così ancora per i prossimi giorni. L’obiettivo è la riuscita della Festa: se va bene, unica opzione possibile, sarà merito di tutti. Dobbiamo pensare ai piccoli particolari, alle criticità che conosciamo tutti per superare le quali il lavoro è concertato con le forze dell’ordine. Ci sono alcuni problemi operativi, occorrerà togliere i cordoli in via Umberto, poi garantire il rispetto delle regole da parte degli ambulanti e ridurre il fenomeno degli abusivi. Ci sono tante persone che ricevono le licenze, vengono verificate e contattate dal Comune per l’assegnazione dei posti, ma lo sappiamo, in una frazione di secondo arrivano gli abusivi, una contingenza difficile da contenere. Le istituzioni stanno lavorando, tutte insieme, su questo non si deve avere il minimo dubbio. La prima regola è garantire la sicurezza, di tutti».

Ceri e sicurezza

A proposito di sicurezza, inevitabile la domanda sui grossi ceri che i devoti trascinano in processione… «C’è poco da fare, non esistono miracoli o una ricetta efficace: bisogna lavorare, e lo stiamo facendo, su medio e lungo termine e sulla comunicazione alle persone, un’opera di convincimento di natura personale. Perché, come abbiamo visto, non sono certo le ordinanze, pur previste, a risolvere il problema. E poi se meno turisti, cittadini, perfino la stampa, fotografassero e intervistassero queste persone, non avrebbero quella visibilità che forse cercano».Avete preventivato l’affluenza? «Prevediamo sia in linea con quella degli ultimi anni, alberghi e voli aerei tra l’altro sono già “sold out”. Qest’anno avremo il vantaggio/svantaggio che il 3 febbraio cade di sabato, quindi l’afflusso di devoti in piazza sarà rilevante. Uno dei momenti cruciali, la salita dei Cappuccini, avverrà probabilmente nel tardo pomeriggio del 5 e ci aspettiamo una piazza Stesicoro super gremita. Come già detto, stiamo lavorando per garantire la sicurezza».Come vivrà la sua prima Festa da presidente del Comitato? «Per il momento sto solo pensando a pianificare il più possibile, giorno dopo giorno. Non potrò godere la festa da devoto, il mio obiettivo è arrivare al 6 febbraio, a Festa conclusa, e poter rendere il mio omaggio alla Santa. Mi emoziona dirlo, non avrei mai immaginato l’impegno che richiede l’incarico, ma presentarsi con “Sant’Agata” apre davvero tutte le porte, ho assistito alla disponibilità e al desiderio di collaborare di tutti, a 360 gradi. Se lo stesso spunto di collaborazione che si ha per la Festa si applicasse normalmente nella società civile cittadina, allora sì voleremmo…».

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