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Schianto sulla Sp 92: muore anche il 14enne Andrea, stesso destino del fratello Pietro

Di Vittorio Fiorenza |

CATANIA – Nemmeno Andrea ce l’ha fatta. A distanza di nove giorni dalla morte del fratello 30enne Pietro, un destino impietoso e crudele si è portato via anche il piccolo di 14 anni. Andrea Barbagallo è morto all’ospedale “Cannizzaro” per le gravi ferite riportate nell’incidente che nel pomeriggio dello scorso 30 luglio si è verificato in un tornante ai fianchi dell’Etna, sulla Strada Provinciale 192, nel tratto ricadente in territorio di Belpasso.

Pietro era alla guida del suo scooter Honda Hornet 900, di ritorno dal Rifugio Sapienza, assieme al fratello più piccolo. Perso il controllo del mezzo in coincidenza di una delle tante curve che caratterizzano l’arteria, il mezzo si è andato a schiantare contro un muretto in pietra lavica e cemento che delimita la carreggiata. Entrambi i fratelli, come hanno accertato i vigili urbani di Belpasso, intervenuti per i rilievi, indossavano il casco, ma l’impatto è stato molto violento. Per Pietro, i medici del servizio sanitario del 118 non hanno potuto fare nulla, se non limitarsi a constatarne la morte. Per Andrea, trasportato in elisoccorso al “Cannizzaro” in condizioni gravissime, si è sperato fino alla fine di potergli salvare la vita. Ma non è stato così.

Una doppia tragedia per la famiglia Barbagallo, che abita in una casa dello stradale San Giorgio, a Catania. Su Facebook, dove Andrea appare in diverse foto sempre sorridente, spesso a cavallo, tanti, tra amici e parenti, ma anche semplici conoscenti, avevano lasciato messaggi di incoraggiamento e speranza: «Andrea svegliati, preghiamo per questo angelo, i loro genitori già stanno soffrendo per Pietro». Le ferite e i traumi subiti nella caduta, in quella curva lassù sul Vulcano, purtroppo, sono stati molto gravi. Il cuore di Andrea, ieri, si è arreso, volando via per raggiungere quello di Pietro.

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