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Acireale, i rottami e le false fatture d’acquisto: sequestrati beni e soldi

Di Redazione |

CATANIA – Un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di somme di denaro e beni per 690.000 mila euro è stato eseguito dai militari del del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania nei confronti di una ditta individuale di recupero di rottami metallici di Acireale rappresentata da Venerando Battiato, di 50 anni, che è indagato per utilizzo di fatture false e dichiarazione infedele. Sequestrati quattro conti correnti, una polizza vita, un libretto postale e tre autovetture. Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura.

Secondo quanto accertato, Battiato per evadere le imposte avrebbe artatamente realizzato fatture false di acquisto, ricevute da 10 fornitori compiacenti, così da documentare maggiori costi e ridurre quindi drasticamente e in modo illecito gli utili finali della sua impresa. Secondo le Fiamme Gialle, Battiato avrebbe utilizzato questo metodo negli anni d’imposta dal 2013 al 2016 con l’inserimento in contabilità di fatture per operazioni inesistenti pari a oltre 870.000 euro, a fronte delle quali il profitto realizzato, pari alle imposte evase, sarebbe stato di 400.000 euro. Oltre a ciò, Battiato negli stessi anni avrebbe indicato nelle dichiarazioni dei redditi una quantità complessiva di ricavi nettamente inferiore a quella effettiva, per una differenza di 625.000 euro, evadendo così imposte per 290.000 euro.

Le indagini di polizia giudiziaria hanno tratto origine dagli esiti di una verifica fiscale durante cui la Guardia di Finanza ha scoperto la falsità di diverse fatture emesse da ditte catanesi tutte con il medesimo format, indicanti la fornitura di quantità enormi di rottami e con pagamento per contanti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA