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Il sindaco Manganella blocca

Bloccata a Favara l’istallazione dei contatori idrici

Di Gioacchino Schicchi |

Stop, temporaneamente, all’installazione dei contatori idrici per potenziali rischi di ordine pubblico. E’ questo il contenuto di un’ordinanza che l’Amministrazione comunale di Favara ha annunciato di aver prodotto ieri pomeriggio, dopo che la società di gestione del servizio idrico integrato, la Girgenti Acque, aveva ripreso l’installazione dei misuratori a carico delle nuove utenze. Il tutto ad un giorno di distanza dall’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Favara di una mozione, trasformata poi in una lettera firmata dal sindaco e dal presidente del civico consesso per chiedere alla società, e all’Ato idrico di disporre una sospensione cautelativa dell’installazione dei contatori in attesa di ottenere risposte e garanzie. Così il primo cittadino, Rosario Manganella, ha annunciato ieri di aver firmato una propria ordinanza che chiede, appunto, di interrompere i lavori subito, ma a tempo determinato.

Fino a quando?

“Fino a che non si terrà un incontro chiarificatore con Girgenti Acque, l’Ato Idrico, il Comune e il Prefetto di Agrigento – ci spiega Manganella -”.

Motivazione dell’ordinanza?

“Un po’ quanto contenuto nella mozione del Consiglio comunale, ma anche per potenziali problematiche connesse all’ordine pubblico, che giustificano appunto un atto contingibile ed urgente quale è un’ordinanza”.

Maisnao?

“Ci siamo sentiti giusto oggi – ieri per chi legge ndr – e mi ha garantito che la prossima settimana sarà ad Agrigento e potremo incontrarci. Abbiamo comunque nel frattempo avviato una interlocuzione con l’Ambito territoriale ottimale rispetto alle criticità che a nostro parere devono essere chiarite prima di avviare l’installazione dei contatori”.

Cosa succederà adesso? Se dobbiamo ragionare semplicemente applicando quanto accaduto in passato per circostanze simili, è probabile che Girgenti acque impugnerà al Tar l’ordinanza, che, essendo tra l’altro stata emessa per questioni non di presunta illegittimità, ma per presunte problematiche di ordine pubblico (con i comitati civici promotori delle manifestazioni che hanno, fin da subito, preso le distanze da questo rischio e la Prefettura che non si è pronunciata in alcun senso) rischia di durare, realmente, il tempo di un respiro. Quanto basta, tuttavia, per prendere un po’ di tempo per incontri, riunioni e tavoli tecnici.

 
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