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De Luca provoca: «I migranti nelle baracche e i baraccati negli alberghi»

Di Redazione |

Approfitta della ribalta della sua città che ospita i migranti sbarcati dalla nave Diciotti e innesca una nuova provocazione il sindaco istrione e social di Messina, Cateno De Luca: mettiamo queste persone nelle baracche. E apre un’indagine amministrativa per vedere se l’hotspot messinese è abusivo.

Indagato, arrestato, processato, finora sempre assolto, l’ex deputato regionale che è riuscito da indipendente a conquistare la poltrona di primo cittadino della città dello Stretto da qualche tempo ha lanciato una campagna per lo smantellamento della baraccopoli sorta dopo il terremoto del 1908: le case però sono state più volte demolite e ricostruite dagli stessi abitanti.

Ora con i 139 migranti nell’hotspot messinese, in attesa di essere trasferiti in centri messi a disposizione dalla Chiesa, De Luca rilancia: «Posso fare una proposta? Mandiamo i baraccati negli alberghi e i migranti nelle baracche? Non sarebbe giusto dopo 110 anni dare un tetto dignitoso ai messinesi e tenere qualche anno i migranti nelle baracche? Una cosa del genere farebbe indignare tutto il mondo e i benpensanti, ma dei messinesi nelle baracche il mondo e i moralisti a senso alternato se ne fregano altamente perché non fa notizia».

«Nessuno mi ha avvertito dell’arrivo dei migranti all’hotspot di Messina – aggiunge – Vuol dire che i sindaci sono buoni solo per prendersi le denunce per le scuole prive di verifica sistemica e prive delle elementari norme antincendio mentre sulle politiche di ammasso dei migranti non hanno alcun diritto di parola. Mi chiedo perché oltre 10 mila persone possono continuare a stare nelle baracche sotto l’amianto con bambini che giocano tra le fogne e i ratti ed i migranti possono stare in strutture migliori, ivi incluso gli alberghi».

De Luca non si ferma: «Non sono stato avvertito forse perchè l’hotspot di Bisconte è abusivo». Il sindaco ha incaricato l’assessore comunale all’Edilizia Salvatore Mondello di chiedere “chiarimenti al dirigente per la repressione dell’abusivismo». “Tra cinque giorni sapremo se si tratta di una struttura regolare. Se non lo fosse sarò costretto ad emettere ordinanza di demolizione previo sgombero», conclude. Il De Luca pensiero, come sempre, il sindaco lo ha pubblicato su Facebook. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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