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Denise, Piera Maggio non fu diffamata da giornalista Carmelo Abate

Archiviata la querela per diffamazione che la madre della bimba scomparsa aveva sporto nei confronti del cronista

Di Redazione |

«Nelle dichiarazioni rilasciate da Carmelo Abbate non sono mai stati utilizzati termini offensivi e dileggianti nei confronti della signora Piera Maggio, né tanto meno minacciosi: per completezza, si precisa che neanche l’ipotizzato reato di minaccia, relativo alla frase “qualcuno si farà male” è configurabile, posto che di certo non si ravvisa in tale frase una minaccia nei confronti della Maggio, né tanto meno di altre persone, dovendo piuttosto in essa riconoscersi una messa in guardia degli operatori dei media e, più in generale, dell’opinione pubblica dall’ulteriormente alzare i toni contro Pulizzi e Corona, per le potenziali conseguenze dannose nei loro confronti».

Querela archiviata

Con questa motivazione il gip di Marsala Sara Quittino ha archiviato la querela per diffamazione che Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004, aveva sporto nei confronti del giornalista Carmelo Abbate. La vicenda nasce da alcune esternazioni, in trasmissioni tv e su twitter, di Abbate che aveva espresso riserve sulla gestione mediatica del caso Denise e sull’atteggiamento colpevolista dei media nei confronti di Anna Corona, ex moglie del padre naturale della piccola, e di Jessica Polizzi, sorellastra della bambina, indagate per la scomparsa della bimba. Polizzi è stata assolta con sentenza definitiva e la posizione di Corona è stata archiviata. Le parole di Abbate, secondo il gip, «non appaiono dette in tono denigratorio nei confronti della signora Maggio, ma in linea con le convinzioni innocentiste di Abbate e con la sua personale interpretazione della condotta tenuta da Jessica Pulizzi, di cui il giornalista cerca in qualche modo di prendere le difese». “Solo una interpretazione malevola e ignorante del contesto in cui la frase è stata pronunciata può portare a pensare che Abbate abbia voluto minacciare a qualcuno un danno ingiusto», aggiunge il gip. Recentemente, in un altro procedimento, è stato, invece, condannato per diffamazione di Abbate a 4 mesi di reclusione e 400 euro di multa l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della Maggio. Il giudice ha anche subordinato la sospensione della pena al pagamento, da parte del penalista, di 25mila euro a titolo di risarcimento del danno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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