Notizie Locali


SEZIONI
Catania 18°

Polizia

L’ipocondriaco che forniva false generalità per controlli gratuiti ogni mese nei pronto soccorso: denunciato a Catania

L'uomo, un cinquantenne di origini venete, è stato scoperto dopo essere stato al Cannizzaro di Catania e subito dopo al Gravina di Caltagirone

Di Redazione |

I poliziotti del Commissariato Borgo Ognina-Catania, hanno denunciato un uomo di 55 anni originario del veneto, ritenuto responsabile del reato di sostituzione di persona.

L’uomo, infatti, lo scorso mese di ottobre, simulando un malore (“sensazione di debolezza e riduzione della sensibilità degli arti di sinistra”) si è recato presso il pronto soccorso dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania venendo successivamente ricoverato per accertamenti presso il reparto di neurologia. Tuttavia, il mese successivo, lo stesso, si è recato presso il pronto soccorso dell’Ospedale “Gravina” di Caltagirone e, fornendo false generalità, è riuscito ad essere ricoverato anche questa volta presso il reparto di neurologia di quel nosocomio. Qui è stato riconosciuto dal personale sanitario che lo aveva avuto in cura al reparto di neurologia del Cannizzaro e che prestava servizio in entrambi gli ospedali. Il paziente, vistosi scoperto, in evidente stato di imbarazzo, non ha fornito alcuna spiegazione ai sanitari relativamente alle false generalità fornite sgattaiolando alla svelta fuori dal reparto in cui nel frattempo era stato ricoverato e facendo perdere le proprie tracce.

I fatti esposti sono stati denunciati ai poliziotti del Commissariato Borgo Ognina i quali, si sono messi sulle tracce del paziente per accertarne la vera identità e capire quali fossero le ragioni sottese all’insolita condotta dell’uomo. In breve tempo, nonostante i pochi elementi a disposizione, gli agenti sono riusciti a risalire in modo certo ai dati anagrafici del paziente. Peraltro, è risultato essere già stato denunciato per fatti analoghi, avendo fornito false generalità al fine di fruire di prestazioni sanitarie presso gli ospedali di Grosseto, Chieti, Venezia, Cremona e Parma, dove si era recato mesi prima.

Gli investigatori hanno accertato che le ragioni sottese ai continui ricoveri sotto falso nome, sono state determinate dalla circostanza che l’uomo, nutrendo una preoccupazione eccessiva riguardo la propria salute, al fine di effettuare più esami clinici a costo zero, poiché a carico del servizio sanitario nazionale, ed ottenere al contempo più consulenze mediche, si recava con cadenza mensile presso gli ospedali dei più disparati comuni d’Italia, registrandosi ogni volta sotto falso nome.

Pertanto è stato denunciato per il reato di sostituzione di persona che prevede la pena della reclusione fino ad un anno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA