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Humanity 1, la Chiesa si schiera: «No agli sbarchi selettivi»

La condanna di monsignor Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, organismo Cei, la conferenza episcopale italiana 

Di Redazione |

Sbarchi selettivi e discriminazioni tra i migranti non piacciono alla Cei che torna a ribadirlo forte oggi con esplicito riferimento ai naufraghi della Sos Humanity 1 di Catania. «La situazione è drammatica, anticostituzionale, non rispetta le famiglie che sono su queste navi, non rispetta il diritto fondamentale al soccorso della Convenzione di Ginevra», è la viva condanna di monsignor Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, organismo Cei. 

«Si spera – ha detto parlando con i giornalisti a margine di un Rapporto sull'emigrazione italiana – che questa situazione si sblocchi e che l’Italia insieme all’Europa continui quel progetto di condivisione, di solidarietà nei confronti dei migranti che sono richiedenti asilo, l’identificazione non può essere fatta a bordo ma deve essere fatta a terra e anche con tutte le tutele di ogni persona».   Sulla stessa linea, a fargli eco, il vicepresidente dei Vescovi, titolare di Cassano allo Jonio, monsignor Francesco Savino: «Non possiamo permettere assolutamente che ancora una volta i nostri fratelli migranti che vengono dalla fame, dalle guerre vengano trattati come scarti, come carichi residuali, e non come persone». 

«Se oggi parliamo del Rapporto italiani nel mondo – ha quindi evidenziato -, l’altra faccia del problema sono gli immigrati che vengono in Italia da dove c'è guerra, da dove non c'è democrazia, dove c'è fame e allora che cosa significa, mi pongo una domanda di senso e di responsabilità, l’accoglienza selettiva? Le parole sono importanti dicono una visione del mondo, della vita, una politica. Stiamo attenti – insiste – perché questi nostri fratelli migranti non sono assolutamente persone su cui fare selezione, non sono assolutamente oggetti o oggetti smarriti».   Il vicepresidente della Cei interviene anche sul fatto che si rincorrono dichiarazioni di esponenti della destra secondo cui Papa Francesco avrebbe dato loro ragione sulla gestione dei migranti saliti a bordo delle Ong in base alle dichiarazioni rilasciate dal Pontefice sul volo di ritorno dal Bahrein. "Assolutamente non ho capito così – afferma -. Papa Francesco non si lascia tirare la talare nè a destra nè a sinistra, lui parla così perché è un papa profetico è un Papa mistico e mette al centro come San Francesco d’Assisi il Vangelo, un Vangelo sine glossa, senza troppe edulcorazioni e mediazioni». "Francesco – spiega ancora il vicepresidente della Cei – dice chiaramente che gli immigrati vanno accolti, vanno custoditi, vanno salvati e i mari, in modo particolare il Mediterraneo, non può diventare un cimitero liquido, così Papa Francesco dice all’Europa di fare la sua parte, attenzione – sottolinea però – non diamo valore di destra o di sinistra al discorso del Papa, il Papa in quanto responsabile della Chiesa universale fa un discorso evangelico e il Vangelo ci porta a dire sì all’accoglienza, sugli immigrati si gioca la democrazia matura e la civiltà dell’amore».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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