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Nel porto di Palermo

Importava dalla Cina giocattoli “velenosi” nei guai un imprenditore palermitano

Riscontrata la presenza di "fltati": sequestrati oltre 2 mila pezzi

Di Redazione |

Importava dalla Cina giocattoli pericolosi. E così un imprenditore italiano è stato denunciato dopo la segnalazione dei Funzionari doganali dell’Ufficio delle dogane di Palermo e dei Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, che hanno sequestrato oltre duemila giocattoli di provenienza cinese, potenzialmente pericolosi per la salute a causa dell’elevata presenza di “ftalati”, sostanza utilizzata per rendere i prodotti plastici maggiormente pieghevoli e morbidi.

Il controllo è scaturito dopo una analisi eseguita dai Funzionari doganali e dalle Fiamme Gialle che hanno individuato l’importazione come potenzialmente a “rischio” in ragione del contenuto. A quel punto si è proceduto a campionare alcuni prodotti ed inviarli presso il laboratorio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le analisi chimiche effettuate sui giocattoli hanno permesso di evidenziare la presenza di un quantitativo di “ftalati” eccedente il limite imposto dalla normativa comunitaria e, quindi, la potenziale pericolosità per la salute delle persone, specialmente bambini.

Gli ftalati sono interferenti endocrini di cui la comunità scientifica ha provato il legame con obesità, insulino-resistenza, asma e disturbo da deficit di attenzione ed iperattività.

I finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, con i funzionari dell’Ufficio delle dogane, hanno così sequestrato i 2.016 giocattoli e a segnalare alla Procura di Palermo l’importatore, un cittadino italiano, per aver immesso sul mercato giocattoli non conformi alle normative vigenti e per aver messo in circolazione prodotti con marchio CE mendace.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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