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lo sfogo sui social

L’amarezza dell’ex sindaco di Castiglione: “Un’ingiustizia lo scioglimento del Comune”

Antonio Camarda in attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento. «In sei anni di governo mai alcuna indagine». Si è insediata la “terna” prefettizia

Di Salvatore Zappulla |

«Tanta amarezza per aver subito un’ingiustizia», cosi scrive l’ex sindaco Antonio Camarda, in un lungo post sui social, dopo l’insediamento lo scorso 25 maggio, dei commissari nominati dalla Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, che si occuperanno, per i prossimi diciotto mesi, dell’Amministrazione provvisoria del Comune catanese, sciolto per infiltrazione mafiosa il 23 maggio scorso dal Consiglio dei Ministri. L’insediamento della commissione, composta dal viceprefetto Mariella Salerno, dal viceprefetto aggiunto Fulvio Alagna e dal funzionario economico finanziario Mirella Portaro, sospende come prevede la procedura gli organi elettivi del Comune di Castiglione, rinnovati poco meno di un anno fa.

L’ex sindaco Camarda continua il suo sfogo e prosegue dicendo: «Per sei anni abbiamo lavorato senza sosta ogni giorno per fare solo il bene della nostra comunità. Nessuna indagine, nessuna inchiesta giudiziaria, nessun provvedimento di natura penale e/o amministrativa a carico degli amministratori di questa e della scorsa legislatura. Alcuni giorni fa è arrivato lo scioglimento del Consiglio comunale, ai sensi dell’art. 143 Tuel (Testo unico degli enti locali), che ha squarciato la reputazione ed il buon nome di un comune e di una comunità che di certo tutto è tranne che mafiosa».

Un procedimento che per l’ex sindaco è ritenuto «un procedimento di natura preventiva spesso fondato su presunzione, su probabilità, su situazioni che possono apparire verosimili (non vere, attenzione verosimili), alla presenza delle quali viene dalla legge riconosciuto un ampio potere discrezionale alle commissioni deputate ad accettare i condizionamenti dell’Amministrazione».Di fatto l’art 143 Tuel in tema di politiche di contrasto alla criminalità di tipo mafioso e similare mediante poteri amministrativi, dà modo al legislatore di muoversi sostanzialmente in più direzioni, in questo caso quella del controllo esterno sugli enti territoriali, individua, in sostanza una particolare ipotesi di scioglimento di enti locali. un tema ampiamente discusso sia dai giuristi che dalla politica, data l’importanza che il fenomeno è andato assumendo nel corso del tempo. Si attende adesso di conoscere in dettaglio le motivazioni dello scioglimento dell’Amministrazione comunale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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