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Cronaca

Lavoro in corsia, ecco chi in Sicilia troverà impiego già l’anno prossimo

Di Antonio Fiasconaro |

La Sicilia, in tema di stabilizzazione dei precari nella Sanità è stata tra le prime Regioni d’Italia ad avviare il percorso applicando di fatto la legge Madia. In particolare è stato significativo il ruolo attivo e di chiarimento applicativo della normativa da parte dell’assessorato per la Salute. Insomma, l’Isola è stato da modello nazionale tanto da trainare sulla stessa falsa riga anche altre Regioni.

Da gennaio ad agosto 2018 (è questo, al momento il periodo preso in considerazione) sono stati stabilizzati 2.305 profili professionali aventi diritto e sono in corso le procedure per la stabilizzazione di altri 2.936 precari fino alla 2019. Ovviamente lo “zoccolo duro” è rappresentato quasi sempre dai medici (già stabilizzati 696, mentre altri 761 sono come previsione), seguiti dagli infermieri (612 già stabilizzati ed in attesa altri 662). Poi c’è l’aspetto amministrativo, infatti, una buona quota di stabilizzazione è rappresentata dai coadiutori amministrativi tanto utili e necessari per la “macchina burocratica” delle aziende: finora stabilizzati 189 e in previsione ve ne sono altri 185. Altra figura predominante quella dell’operatore socio-sanitario: finora ne sono stati stabilizzati 122 con una previsione di altri 286, così come gli ausiliari specializzati (93 stabilizzati e altri 242 da stabilizzare).

Nei giorni scorsi il presidente della Regione, Nello Musumeci nell’analizzare le procedure di stabilizzazione nella Sanità ebbe a sottolineare che «il nostro governo ha puntato molto sulle procedure di stabilizzazione del personale sanitario. Nel piano attuale si prevede di raggiungere le circa tremila unità entro l’anno. A queste si affiancano le mobilità e i nuovi concorsi che, per la prima volta, ci stanno vedendo supplire alle carenze di organico in alcune aree specifiche».

L’atto di indirizzo che ha portato alle stabilizzazioni è abbastanza chiaro. Il tutto è inserito nel decreto legislativo del 25 maggio 2017 n. 75 che ha introdotto, all’articolo 20, le disposizioni per il superamento del precariato e la valorizzazione dell’esperienza professionale maturata nelle pubbliche amministrazioni; la circolare richiamata fornisce indicazioni operative ai fini delle procedure di stabilizzazione da avviare nel triennio 2018-2020. Le aziende sanitarie della Regione sono state chiamate, con l’Atto di Indirizzo n. 5824 del 23 gennaio 2018, in via preliminare, a operare una ricognizione in ordine alla platea di personale potenzialmente interessato dal provvedimento.

All’esito della ricognizione, le aziende sono state invitate a trasmettere all’assessorato una tabella riepilogativa riportante il numero di soggetti (potenzialmente interessati alle suddette procedure) distinti sulla base dei requisiti previsti al comma 1 e al comma 2 dell’articolo 20 e, quindi, suddivisi per profilo professionale.

A fronte delle assunzioni di personale a tempo indeterminato sulla base delle procedure di stabilizzazione previste, dovranno realizzarsi corrispondenti risparmi alla spesa sostenuta per il tempo determinato, nell’ottica del progressivo allineamento al limite percentuale legislativo (del 50% di quella sostenuta per le medesime finalità nell’anno 2009), unitamente al divieto (comma 5 dell’articolo 20) di instaurare ulteriori rapporti flessibili per le professionalità interessate dalle procedure di stabilizzazione. Va specificato infine che, per quanto riguarda l’Asp di Palermo sono in corso procedure di stabilizzazione ai sensi della legge Madia, anche per gli ex Lsu .

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