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Il Monitoraggio Ingv

L’Etna sorvegliato speciale

Nessuna emissione di cenere e l'aeroporto è operativo. Folla di turisti sul vulcano

Di Redazione |

E’ sceso da “giallo” a “verde” l’allerta Vona, il bollettino dell’osservatorio vulcanico per l’aviazione dell’Ingv di Catania sull’Etna, direttamente collegato con l’emissione di cenere e il ritorno del vulcano al suo stato di pre-eruzione.Una situazione che fa tirare un sospiro di sollievo ai vertici della Sac, già duramente provati nei giorni successivi al rogo divampato a Fontanarossa la sera del 16 luglio scorso, e soprattutto a quelle migliaia di turisti in partenza o in arrivo a Catania e che magari hanno speso fior di quattrini per delle vacanze che hanno rischiato e in qualche caso rischiano ancora, in un modo o nell’altro, di essere parzialmente compromesse.Con l’Etna, del resto, si sa, il rischio di cattive sorprese c’è sempre e quanto accaduto fra domenica e lunedì, con l’emissione di cenere (e lapilli) che ha raggiunto persino Portopalo e la temporanea chiusura dello scalo, ne è la dimostrazione più tangibile.Per fortuna, dopo un momento di allarme nella serata di ferragosto, che pare abbia determinato per qualche ora anche il mancato caricamento della lista dei voli nel sito dell’aeroporto catanese, la situazione si è normalizzata e la stessa lista è stata perfettamente consultabile per tutta la giornata di ieri e senza grossi problemi.Tutto ciò mentre l’Etna continua ad essere presa d’assalto da turisti e villeggianti, che proprio nel giorno di Ferragosto – ma anche ieri il flusso di visitatori era notevole – ha visto il gran pienone e, per questo, qualche conseguente criticità. Il fascino del vulcano attivo continua ad essere forte e specialmente per chi è arrivato a Catania dopo qualche peripezia la gita sulla “Muntagna” rappresenta quasi un “must”.Intanto, sempre ieri, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio di Catania, ha diffuso il proprio bollettino in merito al periodo appena archiviato, sottolineando la «attività di degassamento dai crateri sommitali, in particolare dai crateri Bocca Nuova e Sud-Est; episodio parossistico al Cratere di Sud-Est nella notte del 13-14 agosto».Si fa riferimento anche agli scenari attesi, che prevedono una «occasionale attività esplosiva ai crateri sommitali eventualmente accompagnata da formazione di nubi di cenere e ricaduta di prodotti piroclastici grossolani e flussi piroclastici in area sommitale, ed attività effusiva sommitale con sviluppo di colate laviche. Non è possibile escludere un evoluzione dei fenomeni in corso verso un’attività più energetica», anche se viene precisato che «eventuali variazioni dei parametri monitorati possono comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità sopra descritti». Si sottolinea, a tal proposito, «che le intrinseche e peculiari caratteristiche di alcune fenomenologie, proprie di un vulcano in frequente stato di attività e spesso con persistente stato di disequilibrio come l’Etna, possono verificarsi senza preannuncio o evolvere in maniera imprevista e rapida, implicando quindi un livello di pericolosità mai nullo». Da qui la decisione della Protezione Civile di portare l’allerta dallo stato di “attenzione” a quello di “preallerta”.

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