Notizie Locali


SEZIONI
Catania 26°

Cronaca

L’intercettazione che prova gli affari tra Paolo Arata e l’imprenditore mafioso

Di Redazione |

PALERMO – «Naturalmente tuo papà mi ha fatto scrivere una carta che la società è sua a metà per cento, che ce l’ha… tuo papà le carte ce l’ha dal notaio. Però non ha tirato fuori una lira, neanche di SOLCARA (una società ndr), ed erano soldi che mi dovreste dare, quando c’era la possibilità, me li dovreste… giustamente me li dovreste dare». E’ una delle intercettazioni che secondo la Procura di Palermo prova la società tra l’imprenditore mafioso Vito Nicastri e il faccendiere vicino alla Lega Paolo Arata, entrambi arrestati oggi per corruzione, autoriclaggio e intestazione fittizia di beni. La società sarebbe stata costituita davanti a un notaio.

A raccontarlo, non sapendo di essere intercettato è lo stesso Arata. Quest’ultimo, come si evince dai dialoghi, ha una serie di problemi economici relativi al business che condivide con Nicastri nel settore delle energie alternative. «Mi fidavo totalmente di tuo papà, – dice al figlio dell’imprenditore Manlio, pure lui arrestato – per stima, per mille motivi, gli son sempre stato vicino, prima. In quel momento lì lui era zero, non aveva una lira in tasca, ed io gli ho dato trecentomila euro», si sfoga.

«Io venivo giù – prosegue – e mi dicevate sempre “è a posto”. Avete avuto diciotto mesi di tempo, cioè, non un giorno, non è che era il 2016, era 2015, dicembre 2015 quando io vi ho dato i soldi. Siamo arrivati, dove siamo arrivati perché tuo papà, io venivo qua e gli dicevo: ma scusa Vito…: ah no, non me ne occupo… ma come non te ne occupi, io ti ho pagato e non te ne occupi?».

In un’altra intercettazione, poi, Arata si presenta come «il socio di..Vito..» alludendo alla sua società occulta con l’imprenditore in odore di mafia Vito Nicastri, anche lui finito in manette. «Eh…è un bel problema questo…soprattutto per lui, ma anche… insomma,.. tutte le cose che abbiamo insieme, così», diceva Arata riferendosi al fatto che il socio era agli arresti. “Io sono socio di Nicastri al 50%», spiegava non sapendo di essere intercettato. Tra le società comuni la Etnea srl e la Solcara srl, entrambi operanti nelle energie rinnovabili.

«Ero socio con Vito che era il più bravo del settore…, il più bravo… il più bravo in assoluto, lo chiamano il re dell’eolico. Abbiamo fatto due società, una nostra… va bene,poi la seconda me l’ha fatta fare con lui e anche questa abbiamo avuto gli stessi problemi», spiegava.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati