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L'INCIDENTE

Marika e Rocco, quelle giovani vite finite contro un guardrail: Niscemi piange altri due “figli”

Dolore e lacrime per i due ragazzi morti nell'incidente avvenuto poco prima dell'alba in territorio di Mineo

Di Redazione |

Marika Ficicchia aveva solo 20 anni e un sorriso indimenticabile. Rocco Di Dio ne aveva 25 di anni. Due ragazzi con ancora tutta la vita davanti, con la gioventù da godersi, con i loro sogni da realizzare. Tutto spezzato, tutto finito in un tragico schianto contro un guardrail sulla strada statale 385 “Di Palagonia”, esattamente al km 36,935, all’altezza di Mineo.

Marika e Rocco erano seduti sul lato destro (uno davanti e uno dietro) della Fiat Punto che alle 5,30 della scorsa notte per cause ancora da accertare ha sbandato e si è schiantata contro la barriera in ferro della statale. A bordo c’erano anche altri due ragazzi. Il guidatore, 19 anni, e un’altra ragazza di 23 anni. Erano seduti sul lato sinistro dell’auto. E questo li ha salvati. Sono rimasti feriti, ma in maniera non grave. Sono stati trasportati all’ospedale di Caltagirone.

Per Marika e Rocco invece non c’è stato nulla da fare. L’impatto è stato troppo violento per loro. Il guard rail ha sfondato l’abitacolo non lasciando scampo ai due giovani.

Un copione che si ripete

La comitiva di quattro ragazzi stava rientrando a casa, a Niscemi, dopo aver trascorso una serata e nottata di svago. Un copione che si ripete. Una “strage del sabato sera” si potrebbe dire, il fenomeno degli incidenti mortali notturni che avvengono nei weekend e le cui vittime sono per lo più giovanissimi con la voglia di divertirsi e di lasciarsi un po’ andare dopo una settimana lunga e stressante.

Marika e Rocco erano due ragazzi semplici, senza grilli per la testa, che amavano stare con gli amici, passare le serate in compagnia, godersi il momento ma ma senza eccessi. Rocco aveva avuto anche delle esperienze lavorative in una pizzeria locale. Ed era apprezzato da tutti, soprattutto per la sua disponibilità. Marika era ancora giovanissima, stava cercando la sua strada. Minuta e timida, aveva un sorriso che illuminava tutto e che le avrebbe aperto le porte del mondo. Ora per loro ci sono solo lacrime.

Il dolore corre sui social

La morte di questi due bravi ragazzi per Niscemi è stata uno strazio. Farsene una ragione è impossibile. Sui social corre il dolore di chi li frequentava o che li aveva incontrati: «Non posso ancora credere a questa brutta notizia, amico mio» scrive un utente che conosceva Rocco.

«Ciao Marika. Ti ricorderò sempre come quel piccolo scricciolo dolce, educata, gentile. La nostra tabaccheria di fiducia non sarà più la stessa senza di te. Un viaggio, verso un sabato sera che segna la fine della vita. La tua e quella di un altro giovane. Possiate essere in Paradiso. Oggi Niscemi piange due giovani che non sono più tra noi», scrive un’amica di Marika.

Il precedente

E c’è chi ricorda il tributo di giovani vite pagato da Niscemi alla strada. «Vite spezzate come rami al vento. Alberi abbattuti dalla furia del destino. Germogli recisi nella rincorsa di una felicità effimera. Ecco che la città di Niscemi ripiomba nell’oblio e piange i suoi figli. Il 25 Dicembre 2021 non ci ha insegnato nulla? È stato subito dimenticato? E il sacrificio di 4 giovani ragazzi non è servito a nulla? Quanti ragazzi hanno pianto per la morte dei loro amici? Quante promesse si sono fatte? Tutto svanito nel nulla… persino i murales non sono serviti a farci ricordare che tragedie del genere possono e devono essere evitate. Non mi rassegno a quest’altre morti… » è il post di un niscemese che rammenta quella che nella comunità è ricordata come la strage di Natale, avvenuta alle porte di Niscemi, sulla strada provinciale 11, nei pressi del bivio Paradisa, in cui morino Gaetano Parisi, 20 anni, Rosario Quinci, 18 anni, Antonino Camagna, 17 anni, Alessandro Cirrone, 16 anni, in un incidente autonomo mentre andavano festeggiare con amici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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