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Musica, maestro Castiglione chiede danni al M5S: «In Sicilia non ho potuto lavorare»

Di Redazione |

Catania. Enrico Castiglione va alla guerra. Una guerra dichiarata al M5S e in modo particolate dell’on. Stefano Zito che si vedrà presto recapitare una richiesta di risarcimento danni che si preannuncia milionaria.

I fatti. Enrico Castiglione, fondatore di festival musicali di prestigio internazionale, già direttore artistico di Taormina Arte, è stato prosciolto da ogni accusa per i reati contestatigli a seguito di una serie di esposti presentati da Zito e sottoscritti anche da altri colleghi di partito. Dopo due anni di verifiche sull’attività del regista, titolare di finanziamenti concessi dalla Regione Siciliana per spettacoli svoltisi a Taormina nel 2015, il Gup presso il Tribunale di Palermo, dott. Marcella Ferrara, lo scorso 13 giugno ha sentenziato il “non luogo a procedere” in ordine a tutti i reati ascritti al maestro Castiglione – assistito dall’avv. Sebastiano Campanella – perché i fatti “non costituiscono reato”. E la decisione è passata in giudicato perché non appellata.

«Ho sempre creduto nella giustizia – dice il maestro Castiglione – e ho atteso con pazienza e in silenzio che facesse il proprio corso. Ora è giunto il momento di conferire mandato ai miei legali di adire l’autorità giudiziaria, con azioni sia civili che penali, contro chi si è permesso di mettere in dubbio il mio operato, citando in primis Zito e quanti hanno sposato il suo teorema. Dopo quelle calunnie del M5S non ho più trovato spazio in Sicilia per le mie regie. I danni, economici e di immagine, sono evidenti. E chi li ha determinati adesso si vedrà consegnare il conto. Spero che si apra una nuova e più proficua collaborazione con la Regione e col nuovo assessore Manlio Messina del quale ho grande stima».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA