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Ognina, il ponte sarà demolito

Il governo ha prorogato il bando  di rigenerazione urbana al 30 aprile. Trantino: «Due progetti per venti milioni: abbattere l'ecomostro e riqualificare  l’ex scuola di Picanello»

Di Cesare La Marca |

Risorse per 20 milioni per cui si può tornare a concorrere, uno dei pochi spiragli per una città in ginocchio, a cui aggrapparsi con tutte le forze per creare lavoro e invertire la tendenza, portando avanti un progetto attorno a cui ruota la riqualificazione che parte dai quartieri. In questo caso l’opportunità che sembrava perduta – a causa del dissesto e della mancata approvazione del bilancio preventivo 2020 che allo scorso 4 giugno aveva precluso al Comune la possibilità di concorrere ai fondi del bando per la Rigenerazione urbana – e che si è provvidenzialmente riaperta, riguarda in gran parte il risanamento di Ognina (oltre che Picanello), che ruota attorno al progetto di demolizione del ponte che sovrasta la piazzetta sul mare del santuario, un “ecomostro” di ferro e cemento di cui si potrà fare a meno con un nuovo assetto della mobilità in tutta l’area dal lungomare a piazza Mancini Battaglia.

La novità che riapre questo scenario è la proroga del temine per il bando di Rigenerazione urbana previsto dalla legge di bilancio, per totali 300 milioni. Il nuovo termine è stato fissato  al 30 aprile, prorogando la precedente scadenza dello scorso 31 marzo. I contributi, è specificato nella riapertura del bando del ministero dell’Interno, potranno essere richiesti, (oltre che dai Comuni al di sotto di 15mila abitanti), «dai Comuni che non risultano beneficiari del bando dell’aprile 2021», nel limite massimo della differenza tra gli importi del precedente bando e le risorse attribuite a quello che scadrà il 30 aprile, ovvero nel caso di Catania «20milioni di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana». 

«Presenteremo entro il  29 aprile due progetti già elaborati – conferma l’assessore ai lavori pubblici Enrico Trantino – quello per la demolizione del ponte di Ognina, per circa 14 milioni, e l’altro per la riqualificazione dell’ex scuola di via Villa Glori a Picanello, per una spesa intorno ai sei milioni». La demolizione del ponte di Ognina – come gli altri interventi per il lungomare legati agli studi di fattibilità con fondi di 1,8 milioni del Pnrr – è correlata a sua volta all’incompiuta cronica del viale De Gasperi, di cui si attende a breve il “miracolo” della ripresa dei lavori, per completare almeno una corsia entro l’estate.     COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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