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Palermo ricorda il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a 38 anni dall’assassinio

Di Giuseppe Taibi |

«Qui è morta la speranza dei palermitani onesti». Questa scritta anonima, comparsa in via Isidoro Carini all’indomani della strage in cui furono uccisi il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, apparve come l’atto di resa di un popolo oramai piegato a Cosa nostra. L’assassinio del generale dei carabinieri, inviato in Sicilia per arginare il l’offensiva mafiosa, avvenne in quel 1982 considerato per Palermo l’annus horribilis per via del numero dei morti ammazzati (ogni giorno si aggiornava l’elenco con nuove vittime).

Era la sera del 3 settembre. Dalla Chiesa e la moglie, dopo essere usciti dalla Prefettura a bordo della A112 beige e seguiti dall’agente di scorta su una Alfetta, furono affiancati da un commando. I killer usarono una tecnica quasi militare, impiegando un Kalanikov ak-47.

Cosa nostra intendeva alzare il tiro, dichiarare guerra allo Stato che aveva inviato nell’Isola un servitore che aveva ottenuto straordinari risultati nei confronti del terrorismo. Quella strage concluse nel sangue i cento giorni del generale a Palermo; giorni di solitudine in quella Prefettura diventata quasi un eremo. In un’intervista rilasciata a Giorgio Bocca, Dalla Chiesa si lamentò dell’assenza di quegli strumenti promessi dal governo nella lotta alla mafia. Nel giorno dei funerali, la cattedrale di Palermo fu sferzata dalle dure parole del cardinale Salvatore Pappalardo che citando Tito Livio condannò duramente le istituzioni: «Mentre a Roma si pensa sul da fare, la città di Sagunto viene espugnata dai nemici, e questa volta non è Sagunto ma Palermo. Povera la nostra Palermo».

Città che a distanza di quasi 4 decenni si appresta a commemorare la strage. Nel 38° anniversario dell’assassinio, alle 8,30 è stata deposta una corona davanti al busto dedicato al generale Dalla Chiesa, presso il Comando Legione Sicilia, dove sarà presente, tra gli altri, il generale di corpo d’Armata Giovanni Nistri.

Alle 9,30 in via Isidoro Carini, luogo del tragico evento, c’è la deposizione di corone d’alloro dalle autorità civili e militari. A seguire in cattedrale sarà celebrata una messa, officiata dall’arcivescovo Corrado Lorefice, in suffragio delle vittime innocenti ed in ricordo dell’azione del prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa di contrasto al terrorismo, alla criminalità organizzata mafiosa e ad ogni forma di illegalità. Alla cerimonia sarà presente il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La giornata commemorativa si concluderà alle 18 a Villa Pajno, con l’esibizione musicale della Massimo Kids Orchestra del Teatro Massimo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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