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Cronaca

Pietro Amara, l’avvocato che aggiustava i processi

Di Fabio Russello |

Piero Amara, 48 anni, arrestato per corruzione, falso e associazione a delinquere, è un avvocato siracusano che ha svolto attività legale anche per l’Eni. Ritenuto molto vicino all’ex procuratore Ugo Rossi e all’ex pm Maurizio Musco, entrambi condannati per abuso d’ufficio, nel 2009 è stato condannato (pena sospesa) per accesso illecito al sistema informativo della Procura di Catania.

Due anni fa finì sotto inchiesta a Cassino in una indagine su presunti aggiustamenti in cambio di soldi di una perizia ambientale sulla raffineria di Gela. L’indagine è stata archiviata.  Fu indagato a Siracusa, insieme al suo collaboratore Alessandro Ferraro, oggi arrestato, in uno stralcio dell’inchiesta su Musco e Rossi. E nell’aprile 2017 dalla Procura di Roma per l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata a false fatture. Dagli accertamenti venne fuori che Amara era socio di un ex magistrato del Consiglio di Stato in una società maltese che si occupava di start-up.

Dall’inchiesta che oggi ha portato al suo arresto è emerso che Amara, insieme al socio Giuseppe Calafiore e al pm Giancarlo Longo, e grazie alla complicità di una serie di consulenti tecnici, avrebbe condizionato l’esito dei procedimenti penali aperti dalla Procura di Siracusa su alcuni suoi clienti. In particolare il pubblico ministero Longo, su input di Amara, avrebbe messo su un’indagine, priva di qualunque fondamento, su un presunto e rivelatosi falso piano di destabilizzazione dell’Eni e del suo ad Claudio Descalzi. In realtà, per gli inquirenti, lo scopo sarebbe stato intralciare l’inchiesta milanese sulle presunte tangenti nigeriane in cui Descalzi era coinvolto. I magistrati parlano di «regia occulta di Amara che, avvalendosi dell’asservimento di Longo, orchestrava una complessa operazione giudiziaria il cui fine ultimo era di ostacolare l’attività di indagine svolta dalla procura di Milano nei confronti dei vertici dell’Eni». 

La precisazione 

L’avvocato Pietro Paolo Amara con studio ad Augusta in via Don Luigi Sturzo ci scrive precisando che l’articolo si riferisce all’avv. Piero (e non Pietro) Amara per i noti fatti di cronaca di questi giorni. Le notizie di stampa indicano l’Avv. Piero Amara quale avvocato di Augusta (forse intendendo le sue origini di nascita) quando invece l’Avv. Piero Amara ha studio in Catania e Roma ed è iscritto all’Albo degli Avvocati di Catania. La quasi omonimia e l’errore di averlo indicato quale avvocato di Augusta ha ingenerato l’equivoco: “Sono infatti io – ci scrive – l’Avv. Pietro Amara di Augusta (nome completo Avv. Pietro Paolo Amara ma conosciuto come Avv. Pietro Amara). Per queste ragioni intitolare , anche se per errore, l’articolo col nome dibattesimo di Pietro è stato per me inaccettabile (pur se si tratta di un mero refuso) e ne chiedo la rettifica ai sensi della normativa in oggetto. Nel titolo è stato indicato l’avv. Pietro Amara (del foro di Siracusa) anziché l’avvocato Piero Amara (del foro di Catania) quale persona arrestata per corruzione ed altri reati. L’avv. Pietro Paolo Amara, noto anche come Pietro Amara, con studio ad Augusta è personale totalmente estranea all’inchiesta giudiziaria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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