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L'OPERAZIONE

Rubavano in case, scuole e chiese: cinque arresti per una serie di furti nel Nisseno

La Polizia di Stato dì Caltanissetta ha fatto luce su 13 "colpi" della banda, di cui facevano parte anche due donne

Di Redazione |

La Polizia di Stato dì Caltanissetta sta concludendo un’operazione in corso da questa notte. Sette le misure cautelari disposte dal gip: quattro in carcere, un arresto ai domiciliari e due obblighi di presentarsi quotidianamente in questura. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica hanno permesso dì raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di 5 uomini e 2 donne, sospettati di aver commesso, durante il lockdown del 2020, numerosi furti ai danni di chiese, scuole e abitazioni del capoluogo nisseno, nonché di aver venduto la refurtiva. Tra gli oggetti rubati numerosi computer, fondamentali per la didattica a distanza degli alunni, oggetti sacri, destinati al culto, monete dei distributori di bevande e monili in oro asportati dalle abitazioni colpite. 

A quattro degli indagati essi è stata applicata la misura della custodia in carcere, a uno gli arresti domiciliari e gli altri due l’obbligo di presentarsi quotidianamente presso la Questura di Caltanissetta.

Tra gli arrestati una donna indiziata di aver fatto da “palo” durante alcuni dei furti e un’altra indiziata di aver occultato parte degli oggetti rubati. Durante l’attività d’indagine sono state numerose le operazioni della Polizia di Stato volte a neutralizzare i propositi criminosi degli indagati e, in alcune occasioni, si è proceduto al loro arresto in flagranza di reato in relazione a reati diversi da quelli ora in contestazione. Nel corso dell’attività di indagine, uno dei furti più rilevanti è stato quello commesso alla chiesa di “Sant’Agata”. In occasione del furto, i presunti autori avrebbero danneggiato oggetti sacri e alcuni scrigni contenenti oggetti di valore. Nei prossimi giorni tutti gli indagati saranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA