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Sicilia, non pagare la luce si può: basta formare dei gruppi d’acquisto

Di Michele Guccione |

PALERMO – Cominciano ad avere successo in Sicilia i gruppi d’acquisto di energia da rinnovabili organizzati tra famiglie. Un’associazione di Aci Castello, l’Arse, senza fini di lucro, ha realizzato un gruppo d’acquisto fotovoltaico residenziale, che si chiama “Progetto Eric”, con il quale quest’anno ha realizzato 50 impianti su tetto (nella foto, uno di questi) creando 13 posti di lavoro. «Le famiglie che vi hanno aderito – spiega Mario Pagliaro, primo ricercatore del Cnr di Palermo – hanno acquistato un impianto fotovoltaico di qualità da 3 KW pagandolo poco più di 3mila euro (pari al costo di 3 smartphone) per generare ogni anno 4.500 chilowattora con i quali in pratica si liberano della bolletta elettrica».

Un’esperienza che spinge Pagliaro a stimare «un potenziale realistico di 5mila occupati qualificati e 10mila impianti su tetto connessi alla rete elettrica ogni anno in Sicilia per i prossimi 10 anni, al posto degli attuali 3mila». Per lo scienziato sono obiettivi «realistici». «Ma occorre – ha continuato il ricercatore del Cnr – che l’Ars approvi il disegno di legge sulla generazione distribuita dell’energia rimuovendo i divieti e creando l’Istituto regionale per l’energia solare che aiuterà famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni a cogliere i concreti benefici delle tecnologie del solare che in Sicilia già oggi rendono il fotovoltaico ancora più conveniente che con gli incentivi».

Fra gli scienziati italiani più citati a livello internazionale nel campo dei materiali e dell’energia, Pagliaro coordina, fra l’altro, il team del Cnr che nel 2016 ha pubblicato uno dei primi studi quantitativi sulla transizione energetica dell’Italia alle sole energie rinnovabili.

«Che il fotovoltaico in Sicilia sia un concreto strumento per creare lavoro e liberare risorse – ha aggiunto Pagliaro – lo dimostra proprio il successo del “Progetto Eric”. «Allo stesso modo – ha continuato l’autore di “Helionomics” – in Sicilia i Comuni, in collaborazione con la Regione, potrebbero replicare l’iniziativa del Comune di Porto Torres, in Sardegna, che di recente ha fatto realizzare a costo zero 48 impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni di famiglie a basso reddito».

Il meccanismo è semplice: con un investimento iniziale di poco inferiore ai 200mila euro, che si ripaga attraverso le somme erogate dal Gse ai singoli impianti per il servizio di “scambio sul posto” che remunera il surplus di energia fotovoltaica immessa in rete, dallo scorso luglio le 48 famiglie di Porto Torres a basso reddito si ritrovano a costo zero sul proprio tetto in comodato d’uso un impianto fotovoltaico che abbatte il costo della bolletta. Tutti insieme gli impianti sviluppano a pieno sole una potenza complessiva che supera di poco i 100 chilowatt.

Piccolo dettaglio che conferma la potenzialità della Sicilia: «A vincere la gara del Comune sardo – ha sottolineato Pagliaro – è stata un’impresa siciliana, la Medielettra di Casteldaccia, che in soli 60 giorni ha installato 48 impianti su tetti condominiali e di singole abitazioni dimostrando come il fotovoltaico liberi risorse per tutti a fronte di investimenti contenuti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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