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Essilux: Milleri, non trasferiamo aumento costi sul pubblico

'Lockdown Cina ha sempre meno impatto su struttura produttiva'

Di Redazione |

MILANO, 14 SET – “Per ora non abbiamo” aumentato i listini, “non stiamo aumentando i costi trasferendoli sul consumatore: non l’abbiamo fatto neanche quando i costi dei trasporti sono ‘esplosi'”. Lo afferma Francesco Milleri, amministratore delegato e presidente di EssilorLuxottica. “E’ una questione di costo del lavoro: però fortunatamente siamo una industry che ha spazi di miglioramento. Noi siamo leader nell’automazione e nell’ottimizzare l’uso del personale, quindi se impatta l’industry impatterà meno noi di tutti gli altri”, aggiunge Milleri rispondendo ai giornalisti a margine del Capital Market Day del gruppo in corso a Milano. “Le ottimizzazioni che abbiamo compensano gli incrementi dei costi. Questo è il nostro obiettivo, mai fare pagare al consumatore finale” i maggiori costi “fino a che l’industry riesce ad assorbirli. Nemmeno nel ‘wholesale'” stiamo aumentando i listini, spiega l’amministratore delegato e presidente di EssilorLuxottica, aggiungendo che “il lockdown in Cina oggi ha sempre meno impatto nella nostra struttura produttiva”. “In Cina c’è un po’ di lockdown, impatta le vendite ma noi abbiamo tanta produzione locale: è stato duro all’inizio della pandemia quando si è fermata la nostra enorme macchina produttiva cinese, mentre altri Paesi erano aperti. Abbiamo dovuto riconfigurare i sistemi ma avete visto i numeri: durante la pandemia erano ottimi”, conclude Milleri.

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