In tutta Italia centinaia di ristoranti, pizzerie, botteghe, hanno spento le luci e acceso le candele in segno di protesta contro i rincari del costo dell'energia elettrica.
Alla protesta hanno aderito anche gli esercenti di Catania e Palermo. «Auspichiamo che il Governo prenda celermente dei provvedimenti per calmierare questi aumenti – ha detto Andrea Graziano, ideatore dell’iniziativa - bollette alla mano mi sono ritrovato a far fronte ad una spesa di oltre 32.000 euro contro poco più di 13.000 euro dello stesso periodo dell'anno scorso. Un rincaro di oltre il 150%, impossibile da sostenere in un momento così complicato come quello che stiamo vivendo. Volevamo organizzare una protesta silenziosa, ma efficace e grazie al sostegno di diverse associazioni di categoria siamo riusciti a far sentire la nostra voce su tutto il territorio nazionale».

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Tra chi ha aderito alla protesta c'è l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, la sigla sindacale Tni che rappresenta il mondo della ristorazione e della ricettività, l'Unione Ristoratori Italiani, ma anche la Fipe Confcommercio Catania e l'Associazione Ristoranti Centro Storico di Roma.
Per primi hanno sposato la causa Cristina Bowerman, chef stellata al Glass Hostaria di Roma, Martina Caruso stella Michelin del Signum a Salina, Aurora Mazzucchelli chef del Ristorante Marconi a Sasso Marconi, Massimiliano Prete di Sesto Gusto a Torino, Corrado Scaglione della brianzola Enosteria Lipen; dal Trentino risponde all'appello lo stellato Alessandro Gilmozzi del ristorante Il Molin, ma anche Matteo Sormani della Locanda Walser Shtuba al confine piemontese con la Svizzera e ancora Franco Virga, recentemente entrato in guida Michelin con Gagini a Palermo.
"Da Catania a Palermo per arrivare a Messina, Siracusa e Ragusa e superare lo stretto fino a Roma, Milano, Torino, ma anche Grosseto, Firenze e tante altre città d'Italia - racconta Andrea Graziano - straordinario anche il sostegno che abbiamo ricevuto da privati, famiglie e tanti produttori, tra cui spicca la singolare iniziativa del birrificio Tarì di Modica, che ha deciso di produrre la birra a lume di candela in segno di protesta. Non mi aspettavo questa risposta così energica. In pochi giorni abbiamo raccolto centinaia di adesioni, oltre a quelle delle associazioni di categoria. È evidente che l'intero settore è allo stremo e per questo abbiamo deciso di far sentire forte la nostra voce nel rispetto della legalità e delle regole».
Protesta anche a Palermo nel quartiere Olivella con diverse attività commerciali della ristorazione che hanno servito i propri clienti al buio in segno di protesta. La protesta simbolica nei locali adiacenti piazza Olivella: La Traviata, Medio Oriente, Ruvolo, Fud, Ego, Globus, Fuso orario e City lounge bar. Le attività hanno aderito alla campagna #StasiraManciaOScuru #BlackOutDinner per dare un segnale alle amministrazioni comunali, regionali e statali affinché «possano prendere i provvedimenti necessari ed evitare che vengano ulteriormente schiacciati dal peso della crisi» i commercianti. Tanti altri, invece, sono rimasti chiusi. A far arrabbiare i negozianti è stata anche la scoperta che «l'amministrazione Orlando ha utilizzato anche i miseri 86 milioni di euro stanziati dal Governo per ristorare i commercianti, per coprire buchi di bilancio dovuti alle difficoltà finanziarie del Comune. Una situazione imbarazzante per l’amministrazione Orlando, una vera e propria beffa per lavoratori e commercianti e per tutti coloro che pagano il prezzo di questa crisi", affermano dal Comitato territoriale Olivella.