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Lavoratori di Ansaldo Energia minacciano protesta a Sanremo

Urso, confronto con sindacato, ricapitalizzazione è necessaria

Di Redazione |

GENOVA, 02 FEB – La vertenza riguardante Ansaldo Energia, tornata d’attualità dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Giuseppe Marino, passato Hitachi Rail, potrebbe finire sotto i riflettori del Festival di Sanremo. E’ stata questa la decisione dell’assemblea che si è svolta questa mattina in fabbrica. I tre segretari generali di Fiom, Fim e Uilm Stefano Bonazzi, Christian Venzano e Antonio Apa hanno scritto una lettera al Ministro Urso per chiedere un incontro in tempi rapidissimi, e se entro giovedì non dovesse arrivare la convocazione, i lavoratori andranno a protestare a Sanremo. Le Rsu chiedono garanzie da parte di Cassa depositi e prestiti sulla ricapitalizzazione da 550 milioni e tempi certi per questa operazione. I sindacati sono preoccupati per la carenza di commesse per il 2023 e per la mancata conversione di tre centrali Enel (Civitavecchia, Piacenza e Brindisi) dal carbone al gas fermate dal governo Draghi. Sul caso è intervenuto il ministro dell’industria e del Made in Italy Adolfo Urso. “Siamo convinti che Ansaldo Energia sia un asset strategico del Paese da tutelare e rafforzare. Bene l’impegno ribadito con chiarezza da Cassa Depositi e Prestiti, presto un confronto anche con il sindacato. Lavoriamo nella stessa direzione. La ricapitalizzazione è un passo necessario per il rilancio aziendale e un piano industriale assertivo che parta dal ramo energia e dalla costruzione di turbine”. Il governatore Giovanni Toti ha parlato con il ministro e dice: “I sindacati saranno convocati. Confermata la ricapitalizzazione da Cdp e presto ci sarà la nomina del nuovo ad”.

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