Economia
Rinnovabili: Iea,nel 2022 record capacità nel mondo a 320 Gw
Traina solare in Cina e Europa. Per crescere, politiche forti
ROMA, 11 MAG – L’energia rinnovabile è destinata a battere un altro record globale nel 2022, nonostante le sfide dell’aumento dei costi e della catena di approvvigionamento. La crescita della capacità è trainata principalmente dal solare fotovoltaico in Cina e in Europa poiché le energie rinnovabili dimostrano vantaggi in termini di sicurezza energetica in mezzo alle turbolenze del mercato. Lo afferma la Iea (International energy agency) nell’aggiornamento sul mercato dell’energia rinnovabile spiegando che nel 2021 il mondo ha aggiunto 295 Gigawatt di nuova capacità di energia rinnovabile, nonostante gli ostacoli della catena di approvvigionamento, dei ritardi nella costruzione e i prezzi elevati delle materie prime e che la capacità aumenterà quest’anno a 320 gigawatt, quanto potrebbe soddisfare l’intera domanda di elettricità della Germania o la produzione totale di elettricità dell’Unione europea con gas naturale. Il solare fotovoltaico, stima la Iea, rappresenterà il 60% della crescita globale dell’energia rinnovabile nel 2022, seguito da eolico e idroelettrico. Nell’Unione Europea, la capacità annuale è cresciuta di quasi il 30% a 36 gigawatt nel 2021, superando il precedente record di 35 gigawatt di dieci anni fa. L’ulteriore capacità rinnovabile commissionata per il 2022 e il 2023 ha il potenziale per ridurre significativamente la dipendenza dell’Unione europea dal gas russo nel settore energetico a patto che ci siano misure di efficienza energetica di successo per tenere sotto controllo la domanda di energia. In assenza di politiche più forti, la capacità di energia rinnovabile aggiunta in tutto il mondo dovrebbe stabilizzarsi nel 2023, poiché i continui progressi per il solare sono compensati da un calo del 40% dell’espansione dell’energia idroelettrica e da un piccolo cambiamento nell’energia eolica. Le prospettive per le energie rinnovabili per il 2023 e oltre, sottolinea la Iea, dipenderanno in larga misura da politiche nuove e più forti nei prossimi sei mesi.