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Enna, dipendenti Ato sfrattati e senza stipendio

Di William Savoca |

ENNA – Confinati nella sala consiliare dell’ex Provincia regionale di Enna in attesa di nuove disposizioni. Il secondo giorno dei dipendenti dell’Ato “EnnaEuno” dopo lo sfratto esecutivo dai locali di via Longo, per il mancato pagamento dell’affitto, non è meno amaro del primo ed è anche pieno di incertezze in linea con gli ultimi anni. Ieri mattina i dipendenti amministrativi e tecnici di “EnnaEuno”, così come loro comunicato mercoledì dal liquidatore Di Mauro, si sono ritrovati nella sede legale della società dei rifiuti ben consapevoli che sarebbe servito solo ad avere un tetto sulla testa e senza poter operare

«Questa è una ulteriore mortificazione, come se non bastassero sedici mesi di mancati pagamenti dello stipendio o le continue promesse seguite da lunghi e poco incoraggianti silenzi» raccontava qualche lavoratore ieri mattina seduto tra i banchi di quella che fu l’aula consiliare dell’ex Provincia. Lì però non potranno stare a lungo come gli è stato fatto intendere dagli impiegati della Provincia. Ma sono loro per primi che in quella sede non vogliono starci e, dicono, «non vogliamo stare neanche con le mani in mano, vogliamo lavorare ed essere pagati com’è giusto che sia. Lo diciamo ancora una volta e lo ribadiremo fino all’ultimo, non siamo più disposti a subire mortificazioni».

Le ore trascorrono e loro restano li seduti a confrontarsi, qualcuno prova a distrarsi ma la tensione è tanta così come la paura. Qualcuno aggiunge quasi con mortificazione «anche per andare in bagno dobbiamo quasi chiedere il permesso», ma sono le prospettive che rubano la serenità ad ognuno di loro. Attendono il liquidatore «il quale ci ha detto che non era sicuro di poter venire» dicono a metà mattinata attendendo anche l’arrivo del presidente della Srr, Armando Glorioso, e del commissario straordinario della Srr, Loria, da cui qualche dipendente, dice, «ci saremmo aspettati un’azione più incisiva. Quando è arrivato ha promesso mari e monti ma anche lui si è arreso di fronte all’inerzia dei sindaci» e c’è pure chi ritorna con la mente a Sonia Alfano «l’unica che aveva trovato il modo di mettere i sindaci di fronte alle proprie responsabilità ma la Regione l’ha mandata via». Come avevamo già anticipato nell’edizione di ieri de «La Sicilia» i problemi però non si fermano qui perchè alla struttura sono stati sequestrati anche i camion oltre alle attrezzature dell’impianto di compostaggio mentre sul fronte discarica ancora nessuna data sull’apertura tanto che i dipendenti azzardano chiedendosi «ma non è che a qualcuno convenga così? Non ci spieghiamo altrimenti visto che si va conferire fuori provincia quando si potrebbe fare qui risparmiando soldi che servirebbero a non tenere cento famiglie alla fame».

Oggi intanto i dipendenti, dopo all’ennesimo silenzio istituzionale, dovrebbero incontrare il presidente della Srr, Glorioso, che ha promesso la sua presenza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA