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Ue: Tajani, non si può dire solo no, dobbiamo contare di più

Di Redazione |

ROMA – “Non basta dire che vogliamo cambiare l’Europa, dobbiamo darci un impianto strategico che non c’è. Solo così conteremo di più. Ma per farlo occorre cominciare oggi”. Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani – intervistato dal Corriere della sera – invita tutte le forze politiche a mettere al centro della campagna elettorale “le idee e le proposte italiane per l’Europa”: “Qualunque governo uscirà dal 4 marzo, dovrà andare a Bruxelles a discutere la prossima finanziaria, indicare delle priorità. Siamo uno dei Paesi fondatori, ma contiamo al di sotto del nostro potenziale”.

 

Ragionando sull’intesa preliminare in Germania per una grande coalizione, Tajani ritiene “un fatto positivo per tutti noi” che “abbia un governo e faccia proposte forti per l’Europa”: “Berlino è la locomotiva dell’Unione, l’importante però è che abbia con sé altri grandi vagoni, non solo quello francese, ma anche quelli italiano e spagnolo”. A questo proposito, sottolinea: “Nel rapporto con Berlino non si può dire solo no, bisogna avere idee concrete. L’Italia deve farsi carico insieme a Madrid dei problemi dell’Europa del Sud. Ma per essere credibile dev’essere anche più presente a Bruxelles, fare riforme come il Fisco e la giustizia, pagare i debiti pregressi della Pubblica amministrazione che mettono in ginocchio migliaia di imprese”.

 

Riguardo a un suo possibile futuro come premier per il centrodestra, torna a precisare che “non mi candido alle elezioni politiche in Italia, perché credo sia mio dovere continuare a fare il presidente del Parlamento europeo”, è “anche interesse dell’Italia che io rimanga dove sono”.

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