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L'inchiesta

“Chi l’ha visti?”, in Sicilia il record di persone scomparse

L'impressionante dato ministeriale relativo alle denunce presentate da gennaio a giugno 2023

Di Franca Antoci |

Franca Antoci«Avrei voluto non trovassero mai i resti di mio figlio. Ho atteso undici anni. A tenermi in vita è stata la speranza di saperlo vivo da qualche parte nel mondo e di vederlo tornare. Mi dicevo di non mollare perché Davide avrebbe avuto bisogno di trovare una mamma forte. La fine della speranza è un risveglio che mai si vorrebbe avere. E’ ritrovarsi con un vuoto talmente insopportabile e contro natura che ancora oggi non siamo riusciti a coniare una parola che definisca un genitore che ha perso il figlio». Laura Barbieri, presidente di Penelope Lazio al secondo mandato e attualmente incaricata di seguire anche la Sicilia, ha conosciuto l’associazione quando non ha più ritrovato il figlio Davide, scomparso a 27 anni il 27 luglio del 2008. Da allora, prima come mamma da assistere, poi da socia per aiutare gli altri, è diventata colonna portante di un volontariato che non conosce pause.

Penelope e Chi l’ha visto?

«Ho trovato in “Penelope” e in “Chi l’ha visto” il supporto materiale e psicologico che mancava a livello istituzionale. Sappiamo bene come l’evento della scomparsa abbia un impatto complessivo, diretto e indiretto, sulla salute psicologica di una persona, determinando sentimenti diffusi di ansia, paura, sbalzi del tono dell’umore, confusione, rabbia. Tutti sentimenti normali rispetto ai quali è importante ricevere un supporto specifico, ascolto, sostegno ed indicazioni utili a vivere anche questo momento sapendo di non essere soli. In una situazione così difficile è fondamentale recuperare un senso di appartenenza alla propria vita, anche attraverso gesti semplici che comunicano presenza. Il servizio psicologico offerto da Penelope è gratuito grazie all’intervento dei nostri psicologi volontari e al contributo economico dei soci e delle donazioni spontanee». Secondo i dati del rapporto del commissario di Governo per le persone scomparse Maria Luisa Pellizzari relativo al primo semestre 2023 (dal primo gennaio al 30 giugno 2023, ultimo aggiornamento ufficiale), la Sicilia è la regione con il numero maggiore di denunce di scomparsa presentate con 3.366 casi. L’Isola è al primo posto anche per quanto riguarda il numero di casi di persone ritrovate: sono 1.092 nel primo semestre 2023. In media, infatti, solo un terzo delle persone scomparse vengono ritrovate.

Italiano spariti

Un’ulteriore analisi su base regionale, monitora il fenomeno delle persone scomparse di nazionalità italiana, individuando nella Lombardia la regione dove si registrano più denunce di scomparsa con 789 casi, corrispondenti al 17,4% del dato nazionale (4.531 casi). La Sicilia si trova al quinto posto con 466 casi, (rispetto ai 442 del primo semestre del 2022), preceduta da Emilia-Romagna (350), Campania (558), e Lazio (421). Analoga rilevazione viene elaborata per gli scomparsi di nazionalità italiana minori di 18 anni. Anche in questo caso la regione in cui si registra il maggior numero di scomparse è la Lombardia con 429 casi, pari al 20,2% del dato nazionale (2.123). La Sicilia registra 244 casi, rispetto ai 177 del primo semestre dell’anno precedente. La Campania 227 e l’Emilia Romagna 183. Dall’analisi emerge, inoltre, che per l’87,1% dei casi (7.403 su un totale di 8.500) la motivazione registrata è «allontanamento volontario». Per quanto riguarda i minori stranieri emerge che la percentuale più alta riguarda casi di scomparsa di persone di età compresa tra i 15 e i 17 anni (6.579 su 7.503 casi, pari al 87,7%).

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