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Altri 10 giorni di tempo instabile, ma da oggi migliora in Sicilia. Nuovo ciclone algerino dal weekend

Di Redazione |

Ci aspettano altri dieci giorni di tempo instabile e con temperature sotto la media, tutto il contrario del maggio 2021 in cui si registò un mese secco e bollente. Le piogge proseguiranno, interessando soprattutto l’Emilia-Romagna e il Tirreno, solo giovedì ci sarà una breve tregua. Sono le previsioni di Lorenzo Tedici de iLMeteo.it.«Nelle prossime ore pioverà in modo incessante in Emilia Romagna come avvenuto ad inizio mese, sono previste precipitazioni simili per persistenza ed intensità – aggiunge il meteorologo – Si teme una situazione complessa anche perché il vento di scirocco e di levante rallenterà il deflusso in mare delle onde di piena fluviale. Nella regione in queste ore si è registrato l’equivalente di 100 litri di precipitazioni per metro quadrato e accumuli simili non sono esclusi anche tra Campania e Calabria tirrenica, mentre dovrebbe migliorare in modo deciso in Sicilia. Il maltempo colpirà in pratica tutta l’Italia, con minore intensità solo sulle isole maggiori e parzialmente al nord ovest».

L’esperto spiega che l’Italia è in una fase interciclonica. Infatti, il ciclone tunisino nato tra Algeria, Tunisia e Libia e che ha causato anche temporali nel Sahara, se lunedì ha colpito la Sicilia e gran parte del Sud ora sta raggiungendo il medio Adriatico e causerà ancora forte maltempo. «E un ciclone violento e profondo con venti di tempesta e nubifragi associati», sottolinea Tedici. Le piogge più intense sono attese di nuovo su Romagna, alte Marche e basso Tirreno.

Giovedì invece è previsto un timido miglioramento, prima di iniziare una nuova fase ciclonica. «Il ciclone tunisino si sarà allontanato verso i Balcani – spiega l’esperto – mentre un nuovo ciclone algerino proverà a seguire le orme del compagno maghrebino». In pratica dal weekend «non sarà impossibile ritrovare una fedele replica di ciò che sta accadendo ora, con la risalita dal nordafrica di un nuovo vortice tempestoso». “Prudenza dunque da Nord a Sud – conclude Tedici – restiamo tutti uniti nella prevenzione, nella mitigazione del rischio, e seguiamo sempre gli avvisi della Protezione Civile».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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