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Valditara, ‘un’Agenda del Sud per riunificare l’Italia’

Regione Calabria vara l'Osservatorio per il diritto allo studio

Di Redazione |

CATANZARO, 09 GIU – Un piano in 10 punti per “dare una visione e una strategia che sino ora è mancata, andando ad affrontare le tematiche che danno luogo alla dispersione” e avviare un “grande percorso per riunire l’Italia”. Così il ministro per l’Istruzione e il merito Giuseppe Valditara ha presentato il progetto “L’Agenda Sud” a Catanzaro al fianco del presidente della Regione Roberto Occhiuto e dell’assessore all’Istruzione Giusy Princi. Progetto che parte dalla Calabria “per lanciare un segnale al Paese e perché è inaccettabile leggere i report che danno risultati drammaticamente diversi per quanto riguarda le performance degli studenti del sud”. Il ministro ha anche visitato l’istituto “Maggiore Perri” di Lamezia Terme. Occhiuto, dal canto suo, ha evidenziato che “i divari territoriali si colmano partendo dalla scuola e non c’è quasi mai stata l’attenzione sufficiente nei confronti della scuola come luogo dove si costruiscono le condizioni per ridurre i divari sociali. E’ questa la ragione per cui anche nella discussione sull’autonomia differenziata ho sempre sostenuto che la scuola dovrebbe essere tenuta fuori”. Il presidente della regione, inoltre, ha rimarcato anche come “ci sono alcune realtà dove la ‘ndrangheta ha fatto un danno antropologico e ha creato delle condizioni affinché lo Stato, la scuola, i servizi pubblici fossero considerati come di scarsa importanza rispetto alle regole culturali. Noi siamo chiamati ad intervenire anche in questa direzione fornendo modelli alternativi, dimostrando che sono lo Stato può dare i diritti che altre organizzazioni, quelle criminali, distruggono”. Oggi, contestualmente alla presentazione del piano varato dal ministro Valditara, la regione ha lanciato l’Osservatorio per il diritto allo studio con lo slogan “più istruzione meno dispersione” per fronteggiare una dispersione scolastica esplicita del 14% ed una dispersione implicita, ovvero ragazzi che completano gli studi però non hanno le competenze adeguate in italiano e matematica, che si aggira tra il 50 e il 70%. la Regione, ha detto la vicepresidente e assessore all’Istruzione Giusi Princi, destinerà 200 milioni di euro al contrasto della dispersione scolastica.

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