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Il Canale Arci pieno di liquami: e il nuovo allacciante sosterrà anche il carico dei reflui della Riviera dei Ciclopi?

Di Alfredo Zermo |

Il Canale Arci lungo lo stradale Primosole risulta essere stracolmo di liquami a rischio straripamento – Pericolo rischi civili oltre a danni per l’ambiente. E i sottoscritti Micalizzi Alfio Fabio nella qualità di cittadino utente consumatore e nella qualità di Presidente Regionale dell’Associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia (sede Regionale Via E. d’Angiò n. 2 – 95123 Catania) e, Vasta Nunzio nella qualità di cittadino utente consumatore e nella qualità di Presidente Nazionale dell’Associazione Nuovi Consumatori Europei (Via Passo Gravina n. 184/A Int 19) di riferimento alle numerose notizie apprese a mezzo stampa relative al problema “fogne a Catania e scarichi abusivi a mare”, visto che il depuratore di Pantano D’Arci risulterebbe allo stato inefficiente, viste le numerose fogne a cielo aperto, visto che a Catania si prospetterebbe (allo stato attuale) l’allarme fogne, visto che ad ogni alluvione si verificano danni alla città, visto che, a quanto risulterebbe nei fatti, l’allacciante costruito da oltre 65 anni, non sembrerebbe mai essere stato completato con interventi concreti e risolutivi, visto che il fiume Amenano rischierebbe l’inquinamento, visto che il litorale catanese andrebbe maggiormente tutelato, considerato che in data 19-06-2017 gli scriventi hanno effettuato un giro lungo i percorsi dei canali, visto che risulterebbero stracolmi di liquami a seguito di sbarramento (si riservano di allegare foto e video), visto che il Canale Arci risulta stracolmo ad altezza livello stradale, chiedono intervento urgente a tutela dell’ambiente e della popolazione, la convocazione di una conferenza dei servizi, di essere informati circa il metodo di smaltimento dei liquami oggetto di segnalazione.

La domanda sorge spontanea: il vecchio allacciante riuscirà a sostenere anche i liquami provenienti dalla riviera dei ciclopi e dunque dai paesi etnei? Al momento di visibile c’è il finanziamento con oltre 21 milioni di euro per la realizzazione del Collettore fognario che da Aci Castello troverà unione con Catania, e che da programmi dovrebbe salvare le acque dell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi.

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