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Lo squallore delle aiuole completa il deprimente scenario del Lungomare di Catania.

Di Redazione |

Con i suoi oltre 2 Km, compresi tra le piazze Europa e Ognina, il Lungomare di Catania costituisce il segmento più definito e strutturato del water-front urbano. Dotato com'è di pista ciclabile, di aree attrezzate per le attività ginniche e di divertimento, e di una passeggiata in gran parte affacciata sul mare, dall'alto di una scogliera disseminata di tipica vegetazione selvatica. La presenza di alberghi di livello e di locali glamour per gli aperitivi e la ristorazione, ne affermano la particolare vocazione turistica e ricreativa, di luogo ideale per la movida, soprattutto estiva. Ed é proprio in estate che l'aggiunta dei solarium free, l'apertura degli stabilimenti balneari e la connessione con l'antico borgo di pescatori di San Giovanni Li Cuti, rinomato per la sua spiaggetta nera, ne completano la valenza attrattiva di polo privilegiato per la fruizione del mare. L'estate é già alle porte e la filiera dei servizi ricettivi e ricreativi scalpita per accogliere il sospirato ritorno dei flussi turistici, che gli anni bui della pandemia ha tenuto lontani.

Come la città si sta preparando a tale evento? Come l'Amministrazione si sta adoperando per abbellire e rendere efficiente e seduttivo il Lungomare, il "salotto" in cui ricevere i nuovi visitatori?

Le segnalazioni, inviate a questo giornale, dello squallore e degrado in cui versano parti fondamentali del Lungomare, quali le aree pedonali di Piazza Europa, la piccola area sportiva di Piazza Nettuno e le sue aree off limits, non sembra abbiano sortito alcun effetto. Se ad esse si aggiunge il ciclico imbrattamento profanatore del Monumento ai Caduti di tutte le guerre, e l'imbarazzante desolazione in cui languisco le tante aiuole, lungo lo sviluppo lineare dei percorsi, lasciate nude e senza il terriccio per ricoprire le tubazioni dell'impianto irriguo, risulta evidente l'immobilità, o l'impossibilità ad agire, della macchina della pubblica manutenzione. Eppure, in questo momento, tutti gli sforzi dovrebbero mirare a restituire il perduto decoro ai luoghi deputati ad accogliere i visitatori, per renderli ameni e rassicuranti e fare in modo che essi vogliano ritornarvi e non metterli, invece, in fuga inorriditi. 

Dunque sveglia che siamo già in ritardo! Facciamo in modo che la Città non resti condannata ad esibire un biglietto da visita di miserevole cialtronismo e sciatteria…

Adriano SicariCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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