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Marocco: monta protesta contro premier, ‘Akhannouch dimettiti’

Tra motivi scatenanti: aumento carburanti a 1,7 euro

Di Redazione |

RABAT, 16 LUG – Cresce il movimento di protesta contro il primo ministro del Marocco, Aziz Akhannouch. L’hashtag (#degage_akhannouch) che ne chiede le dimissioni in poche settimane è diventato virale. Ex petroliere, alla guida della coalizione di governo di centrodestra, Akhannouch è indicato come il responsabile degli aumenti ingiustificati soprattutto di gasolio e benzina. Negli ultimi mesi i prezzi del carburante hanno raggiunto rispettivamente i 16 e 17 dirham (1 euro e 60/70 circa). La protesta però si è presto estesa a cibo e altri beni di consumo. Durante la Festa del Sacrificio, tra le massime feste musulmane, i prezzi di beni di prima necessità sono aumentati all’impazzata. Inutili gli interventi dei ministri dell’agricoltura o dell’Economia per spiegare la congiuntura internazionale che ha contribuito a far aumentare benzina, grano o capi di bestiame. Gli internauti marocchini si sono lanciati in caricature che ritraggono il premier sotto l’effigie di Dracula. “Basta succhiare il sangue della povera gente”. Secondo Forbes, Alhannouch ha un patrimonio stimato in 3 miliardi di dollari. Nel 2021, dopo essere stato ministro dell’Agricoltura per due legislature, ha vinto le elezioni con una campagna elettorale basata sulla promessa di nuovi posti di lavoro e un programma di riforme sociali.

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