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Un drone è partito da Sigonella per controllare i movimenti della flotta russa nel Mar Nero

Già all'inizio del conflitto diversi aerei senza pilota erano decollati dalla base siciliana per monitorare gli spostamenti delle truppe di Putin

Di Redazione |

Un aereo senza pilota Global Hawk è tornato a decollare dell'aeroporto siciliano di Sigonella per condurre una missione di monitaraggio degli spostamenti delle truppe russe impegnate nel conflitto in ucraina grazie al loro potente radar di ricerca. L'attività  deagli UAV "spia" Global Hawk del sistema Nato AGS (Alliance Ground Surveillance) basato a Sigonella è stata più volte tracciate nei cieli ucraini all'inizio del conflitto. Ma da diversi mesi non accadave o almeno non accadeva che si levasse in volo un aereo con il transponder acceso.

Questa mattina l'aereo a pilotaggio remoto Forte 11 è decollato da Sigonella e dopo una breve ricognizione al largo della costa a Sud Est della Sicilia, (non lontano da dove ieri aveva incrociato la nave spia russa Vasily Tatishchev) e poi si è spostata sui cieli dell'Ucraina e soprattutto sul Mar Nero probabilmente per controllare i movimenti delle flotte di Putin. Ma dopo gli affondamenti della Moskva e della Saratov, alla Russia, secondo gli analisti militari, sono rimaste solo tre grandi navi combattenti.

L'aeroporto di Sigonella è  gestito dall'aeronautica militare italiana ma come è not ospita anche la Naval air station (Nas) dell'aviazione della marina degli Stati Uniti ed è utilizzato anche per operazioni della Nato. Qui è  basata anche parte della Task Force 67, ovvero la componente aeronavale basata a terra della 6/a Flotta: a Sigonella operano aerei da pattugliamento marittimo P-8A Poseidon e UAV 'spia' MQ-4 Triton"COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA