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Zelensky, Mariupol come Lisbona, ora è un inferno

Il presidente ucraino interviene al Parlamento portoghese

Di Redazione |

LISBONA, 21 APR – “I russi hanno bombardato di proposito i civili”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nel suo intervento in videoconferenza al Parlamento portoghese, riferendosi all’invasione russa. E, parlando del massacro di Bucha, il presidente ha aggiunto che “le fotografie non mostrano tutto”. Indossando la sua ormai classica maglietta verde militare, Zelensky ha dedicato la prima parte del suo discorso facendo un bilancio delle vittime della guerra, e parlando di “campi di concentramento” in Russia in cui sarebbero rinchiusi cittadini ucraini. Ad ascoltarlo in aula, oltre ai parlamentari, sono presenti anche il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, ex presidenti, l’ambasciatore ucraino, rappresentanti delle amministrazioni locali e della comunità ucraina in Portogallo. Zelensky ha paragonato la città assediata di Mariupol a Lisbona, città simili per grandezza e perché entrambe si affacciano sul mare. “I russi hanno reso questa città un inferno”, ha detto Zelensky, aggiungendo che “non c’è una sola abitazione in piedi”. “Il vostro popolo tra poco celebrerà la rivoluzione dei garofani, sapete perfettamente cosa proviamo noi”, ha proseguito facendo riferimento al 25 aprile, data in cui in Portogallo si celebra la liberazione dalla dittatura. Il presidente ha inoltre chiesto appoggio militare e sostegno per l’entrata in Europa.

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