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Sedie vuote a convegno antimafia, De Raho punta l’indice su Canicattì

Di Giuseppe Anastasio |

CANICATTI‘ – «E’ preoccupante l’assenza dei cittadini a un incontro come quello di oggi in cui si parla di legalità, giustizia e lotta alla mafia in un territorio in cui sono stati uccisi due magistrati di Canicattì ed è forte la presenza della mafia e della criminalità. Per questo su Canicattì ci sarà un’attenzione particolare del mio ufficio». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, relatore a un convegno, nel teatro sociale di Canicattì (Agrigento), organizzato dal presidio di Libera «Vincenzo Mulè» di Raffadali, assieme alle associazioni «Tecnopolis», «Amici del giudice Rosario Angelo Livatino» e all’omonimo ufficio di Postulazione.

De Raho ha aggiunto: «Vedere una platea composta da una quarantina di persone tra cittadini, amministratori locali e forze dell’ordine è preoccupante; non c’è la città ma peggio non c’è il tessuto sociale, culturale e le agenzie educative. Mi scoraggia e mi riporta indietro di 15 anni ai tempi di Casal di Principe». 

In sala il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, il vice presidente nazionale di Libera Enza Rando, il sindaco Ettore Di Ventura, il presidente del consiglio Comunale ed alcuni rappresentanti e delegati dei vertici provinciali delle forze dell’ordine. Nessun magistrato presente. «Assenze pesanti che il procuratore De Raho ci ha sbattuto in faccia – dicono gli organizzatori del convegno – e che ci riportano alla triste realtà in cui siamo sprofondati. La scarsa società civile superstite in città ed in provincia farà la sua parte senza condizionamenti e senza compromessi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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