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Mobilità, la domenica sostenibile di Catania

Mobilità, la domenica sostenibile di Catania non piace ai commercianti: insegne spente

Centro storico e lungomare chiusi alle auto: in bici fino ad Acicastello

Di Redazione |

CATANIA – La Catania che sogna una mobilità diversa, più “green” non lascia, ma raddoppia. L’occasione è stata data dalla Settimana europea della Mobilità sostenibile, in coincidenza della quale l’Amministrazione comunale ha deciso di chiudere alle auto al mattino una porzione ben più ampia della consueta Ztl e di ribadire, al pomeriggio, la pedalata sul Lungomare, allungandola stavolta fino ad Aci Castello, simbolico primo atto della città metropolitana di fatto, in attesa dei riconoscimenti normativi del caso. Non a caso, a pedalare uno accanto all’altro c’erano i due sindaci, Enzo Bianco e Filippo Drago.   Un progetto interessante, questo della pista ciclabile “coast to coast” ma con un effetto immediato in termine di posti auto a sosta libera perduti, poco meno di trecento sul tratto catanese, su viale Ruggero di Lauria e viale Artale Alagona. «La pista ciclabile sarà una delle più belle d’Europa – ha detto il sindaco Bianco poco prima della partenza da piazza Europa – quando la realizzeremo verranno centinaia di turisti». Nell’attesa si lavorerà a breve per collegare piazza Europa a Ognina, utilizzando gli stalli per la sosta lato mare per ricavare lo spazio ciclabile, con fondi del Pon Città metropolitana. «Anche il Comune di Aci Castello ha già predisposto un progetto che si trova in attesa di parere della sovrintendenza per il collegamento fino ad Aci Trezza – ha detto il sindaco Filippo Drago – la battaglia sarà far convivere il lido dei Ciclopi con una pista ciclabile ecocompatibile». In effetti ieri in tanti avrebbero voluto proseguire in bici sino ad Aci Trezza senza passare sulla Statale 114 ma sul lungomare Scardamiano c’è ancora il “muro” del Lido dei Ciclopi “difeso” da un giardino di rilevanza storica.   A margine, ma neanche tanto, da registrare la protesta dei commercianti del Lungomare che hanno deciso di spegnere le insegne dei locali manifestando così il malcontento per la crisi che dicono di soffrire in coincidenza della chiusura domenicale al traffico. «Riteniamo eccessivo – spiega Giuseppe Ternullo del “Cafè de Paris” – prorogare la chiusura del lungomare fino alle 23, quando ormai non c’è più nessuno. La chiusura al traffico potrebbe terminare alle 20, in ogni caso stiamo registrando cali fino al sessanta per cento in ogni domenica di stop alle auto, e siamo anche preoccupati perché abbiamo sentito che da ottobre il provvedimento sarà esteso a tutte le domeniche».

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