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Il curioso caso dei citofoni numerati a S. Maria di Licodia

Il curioso caso dei citofoni numerati a S. Maria di Licodia

Di Guido Marino |

Non si è ancora risolto il curioso caso dei citofoni segnati con numeri a Santa Maria di Licodia. L’episodio risale ad un paio di settimane fa e non si sono più registrati casi di citofoni “numerati”, ma gli abitanti del piccolo paese alle pendici dell’Etna, di certo, non dormono sonni tranquilli. Facciamo un passo indietro. Qualche settimana fa decine di licodiesi si sono svegliati con una novità. Uscendo dalla propria abitazione hanno trovato uno strano simbolo scritto a penna sul loro citofono. La voce si è così sparsa rapidamente fra le persone tanto che a Licodia è scoppiato un vero e proprio caso. Infatti, sono state moltissime le case segnate, soprattutto nella zona del quartiere “Madonna del Carmelo”, in pieno centro. In quasi tutte le case era scritto il un numero 9, sporadicamente sono stati scritti anche i numeri 21 e 4.   Per cultura popolare, i simboli nei citofoni vengono immediatamente collegati alla popolazione zingara, che, nell’ottica di commettere un furto, si pensa marchi le case con un segno che metta al corrente la propria comunità sull’appetibilità o meno della casa stessa. Il fantomatico “alfabeto” zingaro gira sul web da molto tempo e anche la famosa trasmissione tv “Le iene” ne parlò con un servizio nel 2011. Appurato che la pratica di incidere i citofoni sia una prerogativa degli zingari, resta ancora da capire se lo specifico caso in questione si possa collegare a tale fenomeno. I numeri della foto, infatti, sembrano non appartenere alla simbologia zingara, che tutto usa, tranne che numeri.   Le alternative più plausibili sono due. Secondo l’opinione pubblica licodiese è credibile che questi segni siano stati fatti da promoter e venditori porta a porta. Sarebbe comunque un fatto alquanto strano e isolato che dei venditori si mettano a scrivere sui citofoni, a meno che non siano falsi promoter con l’intento di rubare e provare a intrufolarsi nelle case. La seconda alternativa, più semplice e semplicistica, è quella che si tratti di un gesto goliardico (?) da parte di un gruppo di persone che aveva voglia di creare un po’ di movimento nella tranquilla e pacata cittadina. L’attenzione su questo fatto è andata scemando col passare dei giorni, ma i cittadini continuano a non essere tranquilli. Nell’ultimo mese, infatti, sono aumentati i furti, sia ad abitazioni private che a negozi. Quest’ultimi non sembrano avere un collegamento con i segni sui citofoni ma contribuiscono certamente ad alterare la serenità degli abitanti di Santa Maria di Licodia che si sta trasformando in una piccola “Silent Hill”.

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