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Poche occasioni e tanti sbadigli Cesena e Palermo non si fanno male

Poche occasioni e tanti sbadigli Cesena e Palermo non si fanno male

La partita del mezzogiorno si spegne in un blando 0-0

Di Redazione |

CESENA – Poche occasioni, tanti sbadigli: la partita del “mezzogiorno” tra Cesena e Palermo si spegne in un blando 0-0. Un pari che permette al Cesena di agganciare il Cagliari a quota 20 punti e continuare nella sua rincorsa alla salvezza mentre il Palermo affianca il Milan fermato in casa, ieri, dal Verona. Tra i “vip” presenti in tribuna anche il Presidente del Senato Pietro Grasso tifosissimo del Palermo e amico del dirigente cesenate Rino Foschi, per anni – dal 2002 al 2008 – direttore sportivo dei rosanero. La partita non regala grandi spunti: il Cesena recupera dalla squalifica Giorgi (ma il suo primo tempo è disastroso) e punta sul classico tridente Brienza-Defrel-Djuric, mentre il Palermo di Iachini vara il 4-3-2-1 con Vazquez dietro Dybala e Quaison a far pendolo sulla fascia sinistra bianconera dove Di Carlo, con Renzetti ancora ko, è costretto a adattare ancora una volta Magnusson.   I ritmi delle due squadre sono compassati. La grande differenza è a centrocampo: per il Cesena regge solo Mudingayi, per i rosanero Barreto e Rigoni disegnano gioco consentendo di avere un predominio territoriale. Che però viene poco sfruttato nei metri decisivi dove Krjanc fa buona guardia su Dybala. Così per vedere qualche fiammata di gioco bisogna attendere le accelerate di Defrel: al 10’ si presenta a tu per tu con Sorrentino ma Vitiello si gioca benissimo il rischiatutto entrando in svicolata e murando il tiro a colpo sicuro del francese. Poi dopo il nulla (a parte una conclusione per parte di Perico e Dybala controllate dai portieri) si arriva al 45’: lancio di Brienza per Defrel che salta Vitiello e viene messo a terra in area da una spalla vigorosa di Andelkovic che visibilmente si disinteressa della palla. Ma l’arbitro Banti di Livorno posizionato a pochi passi lascia correre tra il disappunto dello stadio.   È l’episodio che poteva far girare la partita, anche perché la ripresa è assolutamente soporifera: tanto che il primo tiro in porta è al 79’ con Magnusson che di testa rende la vita facile a Sorrentino. Per il resto poco o nulla: il centrocampo del Cesena cresce di rendimento alzando il baricentro e togliendo un pò di superiorità territoriale ai siciliani che bloccato Dybala (ottimo Krajnc) e con un Vazquez via via sceso di rendimento non trova soluzioni apprezzabili.   Di Carlo inserisce anche Rodriguez, match winner con l’Udinese, ma di palle giocabili per l’iberico zero. Finisce 0-0, un punto più comodo al Cesena che aggancia i rossoblù di Zola terzultimo posto in attesa delle prossime partite.

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