Nella sua qualità di presidente della Caritas di Trapani e di componente della commissione territoriale presso la Prefettura, deputata al rilascio dello status di rifugiato avrebbe chiesto prestazioni sessuali ai migranti in attesa dello status ed anche ad altre persone costrette a rivolgersi alla stessa organizzazone diocesana. È questa l’accusa per la quale gli agenti della sezione pg della Forestale presso la procura hanno arrestato don Sergio Librizzi, direttore della Caritas di Trapani. Il religioso è accusato di reati sessuali e concussione. Secondo l’accusa, don Sergio avrebbe chiesto prestazioni sessuali a migranti maschi che chiedevano lo status di rifugiati politici. «Costringeva i giovani a prestazioni sessuali – ha detto il procuratore capo Marcello Viola – mediante pressioni, facendo leva sul suo ruolo apicale, sulla sua posizione di dominio». Ci sarebbero una serie di intercettazioni ambientali che incastrerebbero il religioso. Le vittime che sarebbero almeno otto sono sia migranti che persone disagiati che si erano rivolte alla Caritas per avere aiuto. Le prestazioni sessuali sarebbero avvenute nell’auto del sacerdote sulla quale gli investigatori avevano collocato alcune «cimici». Don Sergio Librizzi è stato fermato nella canonica della parrocchia di San Pietro a Trapani di cui è titolare. La sua abitazione è stata perquisita e sarebbero stati prelevati dei pc. Ora si trova in carcere perché secondo la Procura c’è il rischio di inquinamento delle prove ed anche della reiterazione del reato. Intanto la Curia di Trapani ha sollevato da tutti gli incarichi pastorali don Sergio Librizzi «in attesa che la magistratura faccia il suo corso».