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Gela, sarcofago trovato durante scavi per rete idrica: tirato fuori dopo 2400 anni

Di Maria Concetta Goldini |

GELA (CALTANISSETTA) – Il sarcofago del V secolo a.C. con copertura a cappuccina, trovato nei giorni scorsi in via Cicerone durante gli scavi per la posa della nuova rete idrica, è stato svuotato e sollevato dal sottosuolo per essere trasportato al museo archeologico. Le operazioni, per arrivare a smontare il sarcofago e trasportarlo senza creare danni, hanno impiegato due giornate di tempo. Ora il reperto, che ha all’interno due colonne con capitelli ionici, potrà essere restaurato. I lavori per la nuova condotta idrica a Caposoprano stanno riservando continue novità archeologiche in varie vie del quartiere.

 La nuova necropoli. In via Genova, sempre a Caposoprano, sono state trovate 12 sepolture di  V e IV secolo a.C. E non solo. È stata scoperta anche un’abitazione. È datata IV secolo a. C. ma è crollata. Liberata l’area da tutte le tegole crollate sono emersi i resti di anfore, coppe e altri materiali riferibili a quell’abitazione. La polemica. Sono due le aree archeologiche a Caposoprano, una è in via Genova dove è stata scoperta la necropoli, l’altra in via Cicerone. I gelesi chiedono a gran voce che gli scavi non vengano ricoperti conclusi i lavori per la posa della rete idrica. Il Soprintendente di Caltanissetta. «Non è possibile per tanti motivi – dice il soprintendente arch. Salvatore Gueli –. Non ci sono i soldi e soprattutto non siamo in condizioni di gestire nel modo dovuto la manutenzione di un sito archeologico all’aperto in una pubblica strada. E poi ci sarebbero problemi di viabilità e non si potrebbe garantire il facile accesso dei residenti di via Genova nelle loro case». Il Rup. L’arch. Mario Cernigliaro, responsabile unico del procedimento, ha spiegato che soluzioni come le coperture in materiali trasparenti sono impraticabili. Il team degli archeologi. A lavorare ci sono gli archeologi Marina Congiu, Gianluca Calà, Leda Pace, Angelo Mondo e il tecnico Sebastiano Muratore che effettua i rilievi con il Gps in tutti gli scavi archeologici in  corso ed il personale dell’impresa che svolge i lavori appaltati da Caltaqua. 

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