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La sua casa era la “centrale dello spaccio”

Di Vincenzo Pane |

Con sé aveva più di 300 grammi di stupefacenti: hashish e marijuana in particolare. Dettaglio che è costato il carcere al gambiano Eberihem Sambu, 23 anni, arrestato sabato sera dai poliziotto della sezione Antidroga della Squadra mobile, e che tra oggi e domani dovrà comparire davanti al gip per l’udienza di convalida dell’arresto. Dunque un altro arresto nella zona del centro storico, che sembra ormai diventata un piazza di spaccio molto gettonata.

Gli agenti sono arrivati a lui perché stavano tenendo sotto controllo il quartiere Provvidenza, dove erano stati segnalati movimenti sospetti e gli indizi hanno portato i poliziotti a monitorare la via Palestro, strada dove vive lo stesso Sambu. E in effetti sembra ci fosse parecchio movimento in quella zona, tanto che non appena il gambiano è uscito da casa i poliziotti sono intervenuti per fermarlo e perquisirlo. Gli agenti hanno intuito immediatamente di averci visto giusto, poiché in tasca il giovane straniero aveva 18 stecchette di hashish, per 24 grammi di sostanza stupefacente.

Normale, a quel punto, perquisire anche la casa dove Sambu vive; nell’abitazione c’era un vero e proprio “kit dello spacciatore”: altri 164 grammi di hashish in stecchette e 30 bustine di marijuana – pari a 123 grammi – e poi due bilancini di precisione, un coltello e delle forbici che sulle lame sembravano avere tracce di stupefacente.

Non solo, ma Sambu aveva in casa anche 300 euro, ritenuti dagli investigatori il guadagno della presunta attività di spaccio e due telefoni cellulari, utilizzati probabilmente – sempre secondo la ricostruzione degli agenti dell’Antidroga – per contattare i fornitori e gli eventuali acquirenti di droga. Il gambiano ora è detenuto nel carcere “Malaspina” e lì sarà interrogato dal gip; se deciderà di rispondere potrebbe chiarire al giudice chi gli ha fornito la droga; Sambu ha deciso di farsi assistere dall’avvocato Alberto Magro Malosso.

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