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Caltanissetta

«Il nostro centro storico lo “specchio” della crisi»

Di Gandolfo Maria Pepe |

Caltanissetta – Una querelle infinita quella sul rilancio del centro storico della città, sulla quale in tanti sono intervenuti. Ripopolare il centro storico resta uno degli obiettivi anche dell’amministrazione comunale, che qualche mese fa aveva adottato un bando pubblico finalizzato a incentivare la creazione di nuove imprese nel centro storico. Il contributo era stato fissato in 25.000 euro. Ripopolare il centro storico resta uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale.

Chi nel centro storico ci ha passato l’intera sua vita è Michele Bella, oggi splendido novantunenne, che trascorre ancora oggi le sue giornate dietro la cassa del suo bar, in pieno centro storico. “Continuo a stare qui perché mi piace stare a contatto con la gente, parlare e scambiare delle opinioni – afferma Michele Bella – oggi ho 91 anni, ma lavoro qui da quando ne avevo 6, quando cominciai a fare l’operaio. Quando non lavoro sto male, comincio ad essere un peso anche a casa, così invece sono attivo, mi sento utile”.

Una persona energica, che neanche dimostra la sua veneranda età, un esempio per i tanti giovani di oggi, spesso senza interessi e privi di motivazioni. “Spesso hanno ragione i giovani – continua Bella – la crisi è enorme, non c’è lavoro e senza lavoro non ci può essere futuro. La verità è che si stava meglio quando stavamo peggio, non avevamo hobby, c’era soltanto il lavoro, oggi che abbiamo tutte le comodità manca il lavoro e vediamo intere generazioni di giovani disperate. La stessa crisi la stiamo vivendo nel nostro centro storico, un centro oramai abbandonato da tutti e vi posso assicurare che da una persona come me che ci ha vissuto negli ultimi 91 anni è veramente mortificante. Mi auguro che presto ci possa essere un’inversione di tendenza, anche perché a Caltanissetta abbiamo uno dei più bei centri storici della Sicilia”.

“Il Caffè Bella dal 1920, e dunque cento anni tra poco, rappresenta un pezzo di storia di Caltanissetta, una delle attività più longeve e con alla guida sempre la stessa famiglia – sottolinea Michele Bella – quattro generazioni si sono alternate, da Rosa Petrantoni, a seguire Gaetana Bella, io e per ultimo mio figlio Bruno, che attualmente gestisce il locale. Mi piacerebbe che altre generazioni potessero succedere a noi, però bisogna fare qualcosa e farlo presto”.

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