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Catania, aumenta anche la tassa di soggiorno e cresce il coro di no sulla Tari

Di Giuseppe Bonaccorsi |

CATANIA – Dopo i servizi a domanda individuale, col salasso dei servizi cimiteriali, e la batosta del 14% in più della Tari, il consiglio ha approvato la modifica al regolamento sull’imposta di soggiorno e l’incremento delle tariffe per le strutture alberghiere. A votare favorevolmente – come da noi già anticipato ieri – sono stati 23 consiglieri 4 gli astenuti e 2 i contrari.

Al termine della seduta il sindaco Pogliese ha spiegato che «La modifica al regolamento nasce da due esigenze: la prima è quella di un adeguamento al decreto legge 50 del 2017, che permette di estendere la tassa di soggiorno anche alle locazioni brevi, come le abitazioni ad uso turistico; la seconda è dettata dal dissesto che ci obbliga a innalzare al massimo livello le tariffe, operazione che abbiamo effettuato con una determinata gradualità. L’incremento, comunque contenuto, produrrà maggiori introiti da destinare esclusivamente alla promozione turistica della nostra città».

Il sindaco ha aggiunto che gli aumenti si limitano a 50 centesimi circa rispetto al vecchio regolamento, con una tariffa massima di 5 euro a pernottamento al giorno solo per le strutture 5 stelle lusso. «Per gli appartamenti a uso turistico abbiamo disposto una tariffa di 1,50 euro. La “revisione” è il frutto di un confronto con le associazioni di categoria che hanno tutte condiviso, ad eccezione di Confesercenti e soltanto per un aspetto del documento, quest’atto deliberativo apportando anche importanti migliorie».

«Ringrazio – ha aggiunto il sindaco – i presidenti delle commissioni Sport, Giovanni Grasso, e Bilancio, Santi Bosco, che hanno anche partecipato agli incontri con le associazioni di categoria coordinati dal capo di Gabinetto e quanti hanno votato un atto fondamentale per la città, con un incremento di tasse che non saranno pagate dai nostri concittadini ma dai turisti, ed è comunque inferiore a quello di altre città importanti. Con questo nuovo regolamento è previsto un introito di 2 milioni di euro che saranno esclusivamente utilizzati per promuovere la nostra città attraverso anche iniziative innovative. Mi riferisco a un protocollo d’intesa da siglare con i portali telematici di prenotazioni alberghiere che determinerà un incremento significativo per la riscossione, anche del 30%, come avvenuto in altre città quali Milano. Mi riferisco anche all’idea dell’assessore Parisi, riguardante l’utilizzo di una percentuale della tassa di soggiorno come contributo da elargire per manifestazioni sportive di valenza nazionale e internazionale in base al numero di pernottamenti in strutture certificate del Comune. Mi preme inoltre sottolineare -ha concluso il sindaco – il grande lavoro di contrasto all’evasione portato avanti, anche con controlli incrociati, da questa Amministrazione, con gli uffici supportati dai vigili urbani, e che ha determinato un incremento del 61% nel semestre luglio-dicembre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. Siamo passati da 461 mila euro degli ultimi 6 mesi 2017 a 745 mila euro degli ultimi 6 mesi del 2018».

Intanto sul fronte dello scontro sull’approvazione dell’aumento Tari continuano ad aumentare le prese di distanza dalla delibera da parte dei consiglieri. Dopo le polemiche della capogruppo di «In campo con Pogliese» Paola Parisi, del capogruppo del Misto Andrea Barresi, anche il presidente della commissione consiliare Ambiente, Salvatore Peci si schiera contro. «Insieme al collega Andrea Barresi mi trovo contrario all’aumento della Tari. Se l’atto fosse stato migliorato ( a quanto pare nessun dialogo si è avuto neanche sugli emendamenti migliorativi), lo avremmo votato. Non lo abbiamo fatto, perché lo riteniamo un incremento ingiusto nei confronti di tutti i cittadini senza salvaguardare nessuno. Così facendo allontaniamo sempre più i cittadini dalla cosa pubblica, non facendo loro apprezzare gli sforzi politici. Come Commissione, ci impegneremo a rivedere tutto il sistema, a partire da quello della riscossione e saremo ancor più attenti nel valutare l’operato dell’amministrazione sulla capacità di tenere pulita la città, cosa che ancora oggi non appare come dovrebbe essere.

Noi riteniamo che i rifiuti debbano diventare una risorsa e per fare questo è necessaria quantomeno una buona raccolta differenziata. Ci sembra, invece, che la strada imboccata non sia quella giusta e abbiamo il dovere di correggerla prima che sia troppo tardi. Invece di continuare a infierire sui cittadini onesti che pagano puntualmente, bisogna altresì lavorare per ridurre i costi che più gravano sul Comune e quindi anche sui cittadini ed in particolare abbassare il costo del conferimento in discarica».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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