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Catania: “gasolone” non autorizzato, denunciato dirigente Ecologia

Di Concetto Mannisi |

Una situazione che, tanto per essere chiari, è valsa all’esercente una sanzione salata per avere violato l’ordinanza del sindaco sul regolare conferimento.

Non è tutto, in ogni caso. Perché chi ha proceduto nei confronti dei due netturbini (uno dei quali con patente scaduta da ottobre) – la polizia provinciale e il commissariato “Borgo Ognina” – ha pure appurato che il mezzo utilizzato dai dipendenti dell’Oikos, un “gasolone”, non risultava iscritto all’albo regionale dei trasportatori di rifiuti secondo quanto previsto dalla legge. Una violazione non di poco conto che, oltre a fare scattare il reato citato in premessa, ha pure portato il magistrato di turno a sequestrare il “gasolone” stesso. Anche per comprendere chi doveva procedere a tale adempimento tutt’altro che formale.

Orbene, a fronte di tutta questa situazione sarebbe stato lecito attendersi maggiori controlli e fors’anche una “messa a punto” nei rapporti fra l’Amministrazione comunale e l’Oikos. Magari per chiarire se, ad esempio, i cinque mezzi presi in affitto dalla ditta “LS” alla modica cifra di 1.050 euro ciascuno al mese (più Iva) per il periodo compreso fra il primo giugno 2016 e il primo gennaio 2017, con tacito rinnovo di mese in mese, si sarebbero dovuti realmente iscrivere all’albo regionale dei trasportatori di rifiuti così come contestato dalla polizia provinciale o se, come affermerebbe il dirigente dell’Ecologia del Comune di Catania, Salvatore Raciti (che per questi fatti si ritrova indagato), non sarebbe stata necessaria neppure la comunicazione a Palermo perché tali mezzi sarebbero formalmente nella dotazione del Comune.

Ma se i mezzi sono nella dotazione del Comune, perché venivano guidati da personale dell’Oikos? E perché il personale dell’Oikos – e qui veniamo al secondo caso, di pochi giorni fa, in piazza Trento – si ritiene libero di potersene andare a spasso con una patente scaduta da quattro anni e pure imboccando la corsia preferenziale del viale XX Settembre?

Ecco, a queste domande non sarebbe male che venisse data una risposta anche perché, a fronte della mancata iscrizione nell’albo di cui si è detto prima, scatta ancora una volta il reato di trasporto illecito di rifiuti. Con conseguente sequestro di un mezzo che, come detto, viene preso a nolo con i soldi dei catanesi.

I quali, da parte loro, ne siamo certi, di pagare anche per questo ne farebbero volentieri a meno. E considerando che altri tre mezzi presumibilmente nelle stesse condizioni si trovano ancora in giro per la città, beh, non vorremmo che per la negligenza di qualcuno si registrassero altre “perdite”. E altre spese….

Mezzi affittati dal Comune e utilizzati dall’Oikos: un nuovo caso, dopo quello di 10 giorni fa, quando furono denunciati due dipendenti per trasporto illecito di rifiuti e multati per sosta vietata.

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