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Palermo, il “Vigneto del Gallo” “canta” fra le vigne d’Europa

Di Carmen Greco |

TORINO – Fra le 95 viti di vitigni autoctoni e”reliquia” che producono negli ambienti urbani, ci sarà anche la “vigna del Gallo” dell’Orto botanico di Palermo e della Doc Sicilia. L’ingresso nel gotha degli Urban Vineyards Association, rete internazionale che riunisce le vigne urbane d’Europa ad alto valore storico e culturale, è stato ufficializzato nel corso del primo convegno dell’associazione organizzato a Torino.

La Vigna del Gallo andrà a far compagnia alla Vigna di Villa della Regina di Torino, al Clos Montmartre di Parigi, ai Vigneti della Laguna di Venezia, ai Vigneti Senarum Vinea di Siena. Frutto del progetto del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e del Sistema museale dell’Università di Palermo, con la collaborazione del Dipartimento di Agraria dell’Università di Palermo, questo vigneto occupa  – dall’ottobre 2018 – circa 200 metri quadrati all’interno dell’Orto Botanico di Palermo ed è una sorta di “summa” del patrimonio della biodiversità vitinicola siciliana.  In un fazzoletto di terra vicino alla “Serra delle Succulente”, sono coltivati grappoli di Grillo, Catarratto, Zibibbo, Nero d’Avola, Perricone e Frappato, tutte varietà autoctone che i visitatori possono toccare con mano passeggiando fra i viali dello storico Orto botanico, fra i più interessanti d’Europa.  

«La scelta di aderire all’Urban Vineyards Association – ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, Antonio Rallo – è un passo naturale nel percorso della Doc Sicilia che punta alla salvaguardia del grande patrimonio viticolo dell’isola anche attraverso la valorizzazione e la protezione dei vitigni autoctoni e reliquia. Il progetto della Vigna del Gallo dell’Orto botanico è una delle testimonianze concrete dell’impegno della Doc Sicilia per la tutela della biodiversità della nostra terra e per la ricerca costante della massima sostenibilità per ogni attività della filiera del vino».

Antonio Rallo presidente della Doc Sicilia

Per Luca Balbiano, presidente dell’UVA: «Avere Vigna del Gallo nella U.V.A. è un traguardo davvero importante per tutta l’Associazione. L’opera di recupero di vitigni autoctoni quasi estinti portata avanti all’interno del’Università ha un valore inestimabile. Per il futuro, l’aiuto di Palermo e della Doc Sicilia sarà fondamentale per i progetti in cantiere». Uno di questi, è l’organizzazione di un Circuito Turistico delle Vigne Urbane che con la collaborazione dei Tour Operator colleghi le Vigne Urbane Europee fra loro fornendo tutte le informazioni per far sì, un domani, che si possa fare un viaggio dai filari del Nord Europa fino a quelli siciliani e del Mediterraneo.

L’Urban Vineyards Association è nata il 30 maggio 2019; ha lo scopo di valorizzare sotto il profilo culturale e turistico gli antichissimi filari delle vigne che ancora oggi sopravvivono all’interno dei centri cittadini. Tra i fondatori figurano anche l’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Amici di Villa della Regina, Coldiretti Piemonte. Tra i nuovi soci dell’Urban Vineyards Association, oltre alla Vigna del Gallo dell’Orto Botanico di Palermo, le vigne urbane di Milano e Venezia (SanFrancesco della Vigna).

I rappresentanti della UVA nella Villa della Regina a Torino 

L’Associazione è nata per tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico rappresentato dalle vigne urbane e per valorizzarlo sotto il profilo culturale e turistico, rendendolo produttivo per la collettività e per il futuro nel rispetto dell’ambiente, attraverso politiche vitivinicole e sociali di integrazione e sostenibilità. 

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