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Covid, assembramenti a Palermo in street food e mercati

Di Redazione |

PALERMO – Palermitani a passeggio in via Ruggero Settimo come in via Maqueda, come se nulla fosse e nonostante il richiamo alle restrizioni imposte per la limitazione dei contagi da Covid. Stamattina assembramento, a Ballarò, uno dei mercati storici del capoluogo, persino davanti al banco di un venditore di “frittola”, cibo da strada tipico fatto di un insieme di frattaglie di vitello, grassetti, piccole cartilagini che vengono prima bolliti e poi rosolati con strutto.

Ieri era stato chiuso anche il banco di un ambulante abusivo che vendeva le tipiche “stigghiola”, altro ‘street food’ tipico, budella di agnello, capretto o vitello lavate in acqua e sale condite con prezzemolo, con o senza cipolla, infilzate in uno spiedino e cucinate sulla brace nei quartieri periferici. Lunghe file, sempre ieri mattina a Palermo, per accedere all’area vendita del mercatino di piazza Campolo e assembramenti nel tradizionale mercato del sabato di via Galilei. “Da alcune zone di Ballarò e del cosiddetto ‘mercato del baratto’ arrivano immagini di questa mattina, a dir poco agghiaccianti con assembramenti a non finire” denuncia il capogruppo della Lega al comune di Palermo Igor Gelarda, con la responsabile provinciale di Lega Giovani Elisabetta Luparello.

“In pochi utilizzano le mascherine e perciò abbiamo chiesto l’intervento della polizia municipale. Circolano sui social foto poco rassicuranti di folla e assembramenti anche incentro. Al di là della incapacità del governo nazionale nella gestione di questa pandemia servono serietà e prudenza, questo atteggiamento scriteriato è pericoloso per tutti. Facciamo appello per potenziare l’organico delle forze dell’ordine e affinché si facciano controlli più serrati. Ma soprattutto speriamo che i cittadini non siano più protagonisti di queste scene”, concludono i due esponenti della Lega. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA