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Voto di scambio, indagato Cascio Il Pg ha avocato sé l’inchiesta

Voto di scambio, indagato Cascio Il Pg ha avocato sé l’inchiesta

No del gip alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Palermo. L’ex presidente dell’Ars: «In quattro anni mai saputo di essere indagato»

Di Redazione |

Il sostituto procuratore generale Luigi Patronaggio ha avocato l’inchiesta per voto di scambio avviata dalla Procura di Palermo a carico dell’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio (Ncd), del senatore Marcello Gualdani (Ncd) e di altre cinque persone. La decisione del pg segue – come riporta stamane il quotidiano La Repubblica – la decisione dei colleghi del primo grado di chiedere l’archiviazione dell’indagine. Secondo Patronaggio, sulla vicenda andrebbero fatti accertamenti più approfonditi. Tesi che il magistrato ribadirà domani all’udienza fissata dal gip. Nei mesi scorsi l’aggiunto Dino Petralia e i pm Alessandro Picchi e Sergio Barbiera avevano richiesto l’archiviazione. Il giudice delle indagini preliminari ritenne di non accoglierla e fissò l’udienza per la discussione, avvertendo, come prevede la legge, la Procura generale. Domani, dunque, sarà il pg, che ha deciso di avocare a sé gli atti, a comparire davanti al gip per revocare la richiesta di archiviazione. L’inchiesta nasce da alcune intercettazioni effettuate in un’indagine sullo spaccio di droga che coinvolse alcuni «attacchini» che, nelle elezioni regionali del 2012, avevano lavorato anche per Cascio. Nelle conversazioni si parlava di derrate alimentari fatte avere a una onlus che avrebbe dovuto distribuirle a cittadini in cambio di voti. «Non ho mai avuto notizia di indagini svolte sul mio conto, né mai mi è stato richiesto di rendere dichiarazioni in merito a tali presunti episodi». Lo ha detto il coordinatore regionale di Ncd, Francesco Cascio a proposito dell’inchiesta per voto di scambio in cui è coinvolto. «Se già la Procura – aggiunge – al termine delle indagini, aveva riconosciuto la mia assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato, la richiesta di avocazione delle indagini da parte della Procura Generale non mi turba e anzi farò immediata richiesta per essere sentito in merito a quanto mi viene contestato, al fine di chiarire una volta e per tutte come il consenso elettorale del quale ho sempre goduto sia frutto del mio impegno politico onesto, trasparente e corretto nell’interesse della collettività». Cascio conclude: «Quello che è sconcertante è che si possa indagare nei confronti di un cittadino senza che questi venga reso edotto e non abbia la possibilità di fornire elementi a difesa, se non solo dopo che la notizia di un procedimento sia stata già diffusa con interessato clamore sulle pagine dei giornali».

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