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Montante imputato “fantasma”, un caso e clamori al processo…

Di Mario Barresi |

DAL NOSTRO INVIATO

CALTANISSETTA – È appena ricominciata la seconda udienza preliminare del processo ad Antonello Montante, interrotta per oltre un’ora. Uno “stop&go” dovuto a un giallo procedurale: l’ex presidente di Sicindustria, sul quale pende la richiesta di rinvio a giudizio (assieme ad altri 17 indagati) per corruzione, ha inviato al Gup David Salvucci un certificato medico dal carcere Malaspina. Ma neanche Giuseppe Panepinto, uno dei legali di difesa presente in aula, sapeva che il suo assistito volesse essere presente all’udienza, anzi riteneva scontata l’assenza.

Montante imputato “fantasma” ha fatto scattare subito la reazione dell’accusa (presenti il procuratore Amedeo Bertone e il sostituto Maurizio Bonaccorsi) che, onde evitare “trucchetti”, ha subito chiesto la sospensione dei termini di custodia. Che scadrebbero il 14 novembre.

Il Gup, dopo aver acquisito la richiesta di costituzione di parte civile dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, ha dunque sospeso l’udienza, chiedendo all’avvocato Panepinto di confrontarsi con Montante per decidere sulla presenza in aula. E ha del clamoroso, dopo la ripresa dell’udienza, l’esclusione della Regione Siciliana dalle parti civili.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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